Nel silenzio di un cuore che soffre e che ama.

Nelle braccia che accudiscono il malato fino in fondo, anche quando non comprende, anche quando il suo stato appare fortemente compromesso.

Negli occhi che guardano in maniera limpida e pulita, qualificando e non squalificando l’altro.

Nella cura di chi custodisce l’ambiente naturale.

“Anche l’arte del buon vicinato comincia con uno sguardo. Ecco:

Mi accorgo che esisti anche tu, mi rendo conto che abiti vicino.

Mi accorgo che hai delle qualità e delle intenzioni buone: anche tu vorresti essere felice e rendere felici quelli che ami.

Mi accorgo che hai bisogno, che sei ferito: anche tu soffri di quello che mi fa soffrire.” (Mario Delpini,  Arcivescovo di Milano)