25.07.2021 – 17^ Tempo Ordinario: Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo! (Gv 6,14)
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,La liturgia della Parola di questa domenica ci invita a riflettere sul significato dell’Eucaristia. Gesù si è rivelato come “pane di vita eterna” a partire da una fame fisica e da un pane di concreta quotidianità. Come dire che non è possibile per noi comprendere il senso profondo del “pane disceso dal cielo” senza un impegno coinvolgente nella solidarietà con le diverse forme di bisogno e di fame dell’umanità.
L’inizio del racconto evangelico ci informa su dei luoghi e su un tempo determinato: due rive del “mare” di Galilea, un monte alle cui falde Gesù si mette a sedere e la vicinanza della Pasqua “dei Giudei”. Queste note rimandano ad un’altra Pasqua, ad un altro attraversamento del mare, ad un altro monte e maestro. Con pochi tratti Giovanni evoca l’esodo, il Sinai, e Colui che al Sinai rivela se stesso, concentrando questi elementi sulla figura di Gesù. Con Lui sono i discepoli, a Lui accorre la folla. Di nuovo Gesù viene presentato come colui che è capace di ristabilire nella vita e nella salute coloro a cui fa grazia.
Segue un dialogo tra Gesù e due apostoli, Andrea e Filippo: entrambi mostrano una ricerca di soluzione del “problema”. Poi l’attenzione si concentra sulle azioni di Gesù: benedice e distribuisce pani e pesci a tutti. Giovanni, dopo la raccolta dei pezzi avanzati, si premura di dirci che quanto è accaduto è un “segno”: un evento che insegna, mostra, fa conoscere qualcosa della persona che l’ha compiuto. Tanto che la folla sembra aver intuito la profondità del fatto e comincia a dire che Gesù è il profeta e aggiunge che è “colui che viene nel mondo”.
È un invito anche per noi a “leggere in profondità” gli avvenimenti, gli incontri, le ispirazioni della nostra vita. Possono rimandare ad un “di più”, sapendo, come diceva il Piccolo Principe che “quel che conta è invisibile agli occhi”