26.12.2018 – Santo Stefano: I PERCHÉ NELLA FESTA DI SANTO STEFANO

26.12.2018 – Santo Stefano: I PERCHÉ NELLA FESTA DI SANTO STEFANO

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,

1.    Perché la reazione furibonda di fronte alla visione – che è una esperienza mistica ma reale – “contemplo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo, Gesù, alla destra di Dio”?

Si tratta di riaprire il dissenso tragico su Gesù che ha rivelato un Dio diverso da quello della tradizione, un Dio dall’approccio immediato senza l’intermezzo della legge che viene sempre dopo come eventuale risposta. I cieli aperti stanno a dire proprio questo: la relazione diretta tra Dio e l’uomo. Si trattava di una conversione che non era accaduta con Gesù, non accade con Stefano e stenta a venire anche oggi con Papa Francesco

2.   Perché la consegna ai tribunali?

Sono i luoghi in cui deve emergere la verità dei fatti e, quindi, anche in questo caso, si tratta di deporre una testimonianza. Che tradotto significa: perché fanno certe accuse o anche offese? Queste colpiscono i nervi scoperti della fede, provocano e rivelano se si bada ai consensi o si è coinvolti con Gesù, testimoni che sanno amare anche i nemici o chi è in qualche modo ostile. È in scala inferiore quello che, con i fatti, ha fatto Gesù: tu mi uccidi o mi tratti male o mi offendi gravemente e io continuo ad amarti. È la vendetta dell’amore

3.  Perché non preparare la difesa?

È Dio che con il suo Spirito si fa garante e dona parole giuste che talora hanno bisogno di gesti estremi per essere affermate. Ma in genere il superamento dell’odio con l’amore, continuando a credere e ad agire per amore, è il segno di una vita pienamente vissuta e perciò salvata.