27.03.2016 – Pasqua di Resurrezione – Notte: La vittoria dell’umanità oltre quella di Dio!
, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,1. Gesù risorge come uomo perché come Dio non poteva né patire né morire. E tuttavia per l’unione in Gesù della natura divina con quella umana, è successo un fenomeno tutto a nostro favore: da essere semplicemente umani si diviene anche divini. In Gesù c’è la vittoria dell’umanità oltre quella di Dio.
Dio era felice, l’uomo no! Scende Gesù per riportare l’uomo, felice e risorto, nella dimensione di Dio.
“La bambina non è morta, ma dorme” (Mc 5,39) ed era vero per Gesù; ella si risvegliò ad una sua chiamata. Così è per noi. Gesù risorto è la risposta di Dio alla morte dell’uomo, ad ogni morte.
2. La pietra rotolata via è il segno dell’evidenza di una vita che prende senso dalla morte, ogni morte!
Basta guardare intorno: se c’è distruzione, c’è anche Dio che sa ricostruire tutto anche dalle macerie.
A noi credere che è al lavoro. Essere dunque furbi e avere l’occhi buoni per vedere.
Tutto dunque prende senso dalla morte per amore, dono di sé. È qui la gioia della risurrezione!
Il resto, che la circonda, è come un voler suscitare la gioia che manca…e si vuol solo mostrare. La gioia viene da un cuore gioioso e non è perché tutto è filato liscio.
Conclusione attiva:
Far in modo che sia più difficile non amare che amare. E come? Allenandosi a non seguire le proprie voglie, quel che pare e piace. Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo!
Dentro un tale allenamento, c’è la dinamite dell’amore e la voragine della felicità. La vita, infatti, è bella non perché si è sani e scattanti nelle molte cose da fare ma quando, interrogandolo, il cuore ci dice: così va bene… fossi anche uno tra centomila che pensano diversamente.
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