27.04.2014 – 2^ Domenica di Pasqua: Mio Signore e mio Dio (Gv 20,28)
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,L’esperienza pasquale ci accompagna ogni giorno; è un’esperienza profonda di incontro con Gesù, dialogo amoroso con Colui che può donarci la vita. L’incontro avviene con gli occhi del cuore, che fa palpitare di vero amore e converte.
Il Vangelo di questa domenica è il passaggio dalla paura alla gioia e al coraggio della fede. Il racconto ci presenta dapprima i discepoli in preda alla paura, poi ce li mostra pieni di fede e di slancio. Fra di loro c’è anche Tommaso; il Risorto lo invita a non essere incredulo, ma credente. Questo è un invito carico di bontà ad entrare in un’altra dimensione. Tommaso reagisce con una parola stupenda, la più solenne professione di fede che incontriamo nel Vangelo: Mio Signore e mio Dio.
E la fede nel Risorto vince la paura, condizione indispensabile per aprirsi al dono della gioia e della pace. Sì, perché la pace e la gioia fioriscono solo nella libertà e nel dono di sé. È Gesù Risorto che ci rende vincitori sulla paura, ci dà il coraggio della verità, della fedeltà alla sua Parola e della testimonianza.
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