27.08.2017 – 21^ del Tempo Ordinario: LA VERA SCOPERTA! (Mt 16,13-20)
, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,Ci sono certe scoperte che accadono per grazia di Dio. Non hanno spiegazione per via di ragionamento o altro che le possa generare.
Cosa significa tutto questo?
Che nessuno di noi per quanti sforzi faccia può avvicinarsi a Dio per cercare di capirlo, se non è Lui stesso che si avvicina a noi e apre la sua vita rendendocene partecipi.
Dio è Dio e noi siamo semplici creature. È vero che siamo preziosi agli occhi suoi ed Egli ci carica di tanti doni anche straordinari, ma questi non cancellano l’essere creatura, anzi lo rendono ancor più evidente in modo tale che in essa possa trasparire Dio.
Cosa il Padre celeste fa scoprire a Pietro? Che Gesù è il Cristo, l’Unto, dal quale proviene l’italiano Messia, mandato da Dio. Insomma Egli parla di Gesù dal versante di Dio e non come umanamente era veduto dalla gente.
Questa rivelazione – riconosciuta da Gesù stesso – è così grande da non poter essere divulgata; sarebbe dirompente.
Si tratta qui di una vera pedagogia divina che porta alla scoperta di Gesù in modo graduale, con alti e bassi, in mezzo a luci e ombre, nel segno di una sua presenza come di una sua assenza, dentro la gloria del Tabor come nell’eclissi della croce.
È dare vita alle domande:
Chi sono io per te? Cosa significo per la tua vita? Sei disposto a stare con me anche quando
- Sarò con te là dove tu non pensavi?
- Ti salverò come tu non credevi?
- Mi scoprirai come non mi conoscevi?
Gesù va contattato a viso scoperto; Egli è persona viva con cui parlare sapendo di essere compresi, presi dentro, che, per l’Eucaristia, ci porta nel seno del Padre; e il Padre, alla fine, crea in noi la certezza su di Lui e non lo si lascia più.