27.08.2023 – 21^ del Tempo Ordinario: Ma voi, chi dite che io sia? (Mt 16,15)
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,Oggi ci viene chiesto come singoli di riconoscere il Signore come il Cristo, il Figlio del Dio vivente. Dopo duemila anni rimane valida la domanda che interpella la gente di oggi: chi è Gesù? Chi è per le persone che si sentono a lui vicine, interessate al suo messaggio o in dovere di perseguitarlo, pronte a dare la vita per lui o ingaggiate per parlarne male? Gesù ha a che fare con la gente di sempre: la provoca, chiede una risposta, vuole che ci sia un confronto. Gesù non ha paura dei dibattiti, purché ci si guardi negli occhi e non ci si nasconda dietro le pagine dell’ultimo romanzo o ci si faccia belli pro o contro di lui, in un programma televisivo.
La domanda rimbalza con frequenza: “la gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?”. Cosa dice la gente di Gesù al bar, sul bus, quando muore qualche giovane di un male incurabile, quando un infarto stronca la vita di un giovane papà? Il Maestro quanto conta nella vita delle persone? Gesù sa bene ciò che la gente dice e raccoglie le grida di ciascuno. Sa bene, da quando si è fatto uomo, quanto sudore occorra per vedere Dio nelle vicende umane, soprattutto in quelle tristi, in quelle lontane dalla nostra volontà. Cosa dice la gente di Gesù?
Ma più interessante della prima, appare la seconda domanda, rivolta da Gesù ai discepoli: “Ma voi chi dite che io sia?”. Gesù mi chiede: chi sono io per te? A questa domanda devo rispondere personalmente. Il resto diventa relativo.
non serve una sapienza umana, ma un’esperienza di vita con il Maestro. È stando con lui, ascoltando il Padre, che si può rispondere. Non cosa pensano gli altri, ma cosa dico io dopo che l’ho incontrato. Se Gesù vale più di tutto, perché so chi è, la mia vita si trasforma di conseguenza. E io, proprio nella fatica della testimonianza, divento immagine di lui.
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