28.11.2021 – 1^ di Avvento: Convertire l’immagine di Dio: dal timore all’amore!
, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,Alzatevi e levate il capo: la vostra liberazione è vicina.
“Nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo chi teme non è perfetto nell’amore” (1^Gv 4,18)
Un fatto e una promessa: un gruppo di esuli, torna da Babilonia e trova la città di Gerusalemme in rovina. Inizia la ricostruzione ma i lavori procedono a rilento e…serpeggia la sfiducia.
Il profeta rivolge un messaggio di speranza.
Le nostre rovine: si commettono soprusi e ingiustizie, regna l’odio, ci sono violenze, guerre, condizioni disumane, le persone, in particolare le donne, sono vittime dell’odio e della violenza la natura viene distrutta dallo sfruttamento sconsiderato delle risorse e anche i ritmi dei tempi e delle stagioni non sono più regolari. Ci sono le nostre disavventure e paure causate dalla pandemia: il lavoro precario quando non c’è proprio, la fede chiamata ad un salto di qualità, le sicurezze che vanno in frantumi. Dove andremo a finire?
La risposta: “Quando cominceranno ad accadere queste cose – il crollo di un mondo, di un’epoca – risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina! ” (Lc 21,28).
Come a dire: siate pronti a cogliere i segni del tempo nuovo perché all’interno del mondo è stata immessa una energia nuova che è lo Spirito dell’amore che in grado di vincere l’odio e l’egoismo.
Vegliate e pregate in ogni momento.
È una indicazione fondamentale per una vita pienamente vissuta; è ciò che precede un incontro determinante. È la premessa di un tempo senza tempo dove l’eterno tocca l’umano con la conseguenza più allettante, l’umano diviene eterno!
Per un evento del genere come prepararci? Ce lo dice lo stesso Gesù.
Vegliate!
I vostri cuori non si si appesantiscano in dissipazioni che fanno perdere la sensibilità religiosa e umana del mio Gesù per poi arrivare a pensare e ad agire come fanno tutti.
Rimanete ben fissi nella mia Parola!
Siate dunque vigilanti per non essere storditi e schiacciati da ciò che è solo temporaneo ed è capace di rendere insensibile la coscienza … lo stordimento viene dalle cose materiali, come il successo professionale, per cui non si pensa ad altro; ma possono essere tutte le realtà illusorie, effimere, in mezzo alle quali noi viviamo.
Vegliate, ma senza agitazione!
In ogni momento!
Esso ha in sé la capacità di tenere svegli.
Non perdete le occasioni d’oro che vengono date dall’attimo che incalza con la sua novità … siate saggi per saper leggere il senso della storia, cogliere il traguardo, qual è la direzione che deve essere presa oggi nella vita.
Vivete e agire per amore!
Pregando!
Nutritevi di silenzio attivo che invoca: Vieni, Signore Gesù! in un gioco d’Amore svelato da Giovanni: “Lo Spirito e la sposa dicono: “Vieni!”. E chi ascolta, ripeta: “Vieni!”. Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda gratuitamente l’acqua della vita” (Ap 22,17).
Cercate di intessere una relazione sempre più intensa con Dio!
In questa settimana possiamo renderci conto del grado di arsura che ci affligge e, nel contempo, verificare il nostro desiderio di bere alle fonti della vita.