28.12.2014 – Santa Famiglia di Nazareth: Vieni, Signore Gesù, resta in mezzo a noi!
, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,“Guarda in cielo” (Gn 15,5)
È l’invito – fatto ad Abramo – ad un nuovo cammino che inizierà con la miracolosa fecondità di Sara sua moglie e proseguirà poi, nei secoli, con il popolo dei credenti.
Guardare il cielo è lasciarsi inondare da ciò che non passa e che dà le uniche vere garanzie alla vita; vuol dire acquisire la perseveranza di fronte a ciò che ti può fermare.
Ma quel guardare non è contemplare ma promessa e assicurazione di frutti abbondan- tissimi di cui si può coronare una vita – che può essere quella che è – ma proprio perché e quando affonda le radici nel buio della terra, fa crescere alberi fruttiferi.
La coppia che vive, nonostante tutto, dona vita ad altri e l’umanità può vivere sulla terra come in cielo.
“Abramo partì senza sapere dove andava” (Eb 11,8)
Ecco l’uomo della fede che, con la moglie Sara e il figlio Isacco, rappresenta ogni famiglia che vive l’incertezza del momento: non c’è più sicurezza! E la vive con fedeltà sia a Dio che all’uomo.
“Anche a te una spada trafiggerà l’anima” (Lc 2,35)
È il cuore di una madre che sotto la croce si rende definitivamente conto di questa spada.
Anche a te: è inevitabile che una spada trafigga quando si vuole stare accanto all’altro ogni momento e fino in fondo.
È la vera famiglia dove l’uno è per l’altro nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia; è amore e onore che dura per tutti i giorni della vita, fino all’ultimo.
È questa la forza e la bellezza della famiglia e di ogni ambiente dov’è c’è famiglia.
Per cui può dire l’uno all’altro:
Ti voglio bene non solo quando
- Sei simpatico,
- Bello,
- Attraente,
- In piena salute.
Ma ogni giorno, anche quando
- L’emotività perde i colpi,
- La bellezza esteriore sfiorisce,
- L’attrattiva si smorza e
- La salute è precaria.
Questo perché l’amore è più forte di tutte le cose al mondo!