29.09.2019 – 26^ Tempo Ordinario: Come spiegare a chi non crede perché la fede è importante?
, Con 0 Commenti, Categoria: Editoriali, Liturgia,Non si deve spiegare.
Sentite bene questo: se tu hai un amico, un’amica che non crede, tu non devi dire: “Tu devi credere per questo, per questo, per questo…”, e spiegargli tutte le cose.
Questo non si deve fare! Questo si chiama proselitismo, e noi cristiani non dobbiamo fare proselitismo.
Cosa si deve fare? Se io non posso spiegare, cosa devo fare?
Vivere in modo tale che sia lui o lei a chiedermi: “Perché tu vivi così? Perché tu hai fatto questo?”, e allora sì, spiegare.
Capito?
Ma mai per primo spiegare, per convincere. La fede è una grazia di Dio e ci vuole l’inquietudine [la ricerca interiore] dello Spirito Santo per avere la fede, e l’inquietudine dello Spirito Santo viene anche dalla nostra testimonianza.
“Ma guarda, questo è pazzo! Invece di venire con noi a divertirsi, è andato a fare la veglia a un malato, ad accompagnare un malato. Ma è pazzo!
Domani gli domanderò…”. “Dimmi: perché hai fatto questo?”. È così. È l’inquietudine che è nel cuore che ti fa domandare.
Prima, fare; dopo, spiegare.
Capito? E lo Spirito Santo entra nel cuore, rende il cuore inquieto con la testimonianza dei cristiani.
Per questo Gesù diceva alla gente, riguardo ai dottori della legge di quei tempi: “Fate tutto quello che loro dicono, ma non quello che fanno”. Non davano testimonianza. E la testimonianza cristiana è quello che provoca l’inquietudine nell’altro, e ti fa la domanda, e tu spieghi.
Hai capito la risposta?
Ma mai prima incominciare a spiegare. Fare che sia lui o lei a fare la domanda, e provocare la domanda con la propria testimonianza. Capito?
(Papa Francesco – Parrocchia romana di Santa Maria a Setteville, 15.01.2017- ai giovani)