29.12.2024 – Sacra Famiglia: «IO DEVO OCCUPARMI DELLE COSE DEL PADRE MIO» (Lc 2,41-52).
, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,Ma Gesù stava loro sottomesso. Sembra una contraddizione e invece è il compimento della Volontà del Padre. Non si tratta né di comando né di sottomissione ma risposta d’amore.
Nella famiglia di Nazareth infatti Maria certamente comandava, però comandava ascoltando la voce dello Spirito Santo dentro di sé, che era in armonia col Figlio-Dio, che era di fronte lei. Comandava quindi al suo bambino, obbedendolo.
D’altra parte Gesù bambino – il quale era la guida della famiglia di Nazareth, perché Dio – era anche suddito a Maria e Giuseppe, come dice la Scrittura.
Giuseppe, da parte sua, capo della famiglia agli occhi esterni, perché padre putativo di Gesù, perché Gesù lo obbediva e perché Maria senz’ altro l’avrà obbedito, era nello stesso tempo sottomesso a Dio e alla madre di Dio.
Da tutto questo si vede che tutti e tre, da un punto di vista comandavano e tutti e tre, da un altro punto di vista obbedivano.
L’estensione di questi rapporti all’interno di ogni gruppo umano (famiglia, società, comunità religiosa, chiesa), rappresenta un compendio di quello che dovrebbero essere i rapporti interumani nel pensiero di Gesù, il quale non ci ha rivelato altro che il disegno di Dio sull’umanità.
Il rapporto che un suddito deve avere col suo superiore è duplice. Esso è simile al rapporto che ogni membro del corpo mistico ha con Gesù. Gesù è fratello di ogni membro, e, come tale, ama i membri fino alla morte e alla morte di croce. È tanto vero che è fratello che, per dire come è l’amore che passa fra i membri, dice che si amino come lui ha amato noi. L’altro rapporto è quello di capo delle membra e quindi un rapporto di autorità. I sudditi quindi amano nel superiore il fratello e il proprio capo. Vi è quindi un rapporto fraterno, che è rapporto di carità, e un rapporto di obbedienza che si ha perché si considera il superiore, nei confronti dei sudditi, come capo di essi. È come avviene fra Gesù e il Padre: tra Gesù e il Padre i rapporti sono sovrapposti. Infatti Gesù amava il Padre, lo amava tanto da essere uno con lui. Egli dice di sé: “Chi vede me, vede il Padre!”. Il Padre era in lui per l’amore. Infatti il Padre è uno col Verbo per lo Spirito Santo.
Ma siccome considerava il Padre superiore – “il Padre è più grande di me” – egli lo amava, obbedendolo.
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