30.09.2018 – 26^ Tempo Ordinario: Chi non è contro di noi è per noi (Mc 9,40)
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,Come lo Spirito non si limita a Mosè e ai settanta anziani, ma è molto più libero nella sua azione (1a lettura), così sono al servizio del regno non solo i discepoli, ma anche le persone più indipendenti (vangelo). Ciò che infatti determina l’entrata nella “vita”, nel “regno di Dio” non è l’appartenenza esteriore al gruppo dei credenti, ma l’aver sradicato dalla propria esistenza tutto ciò che è fonte di male (vangelo), lo sfruttamento del prossimo, la ricchezza ingiustamente accumulata (2a lettura).
La pagina evangelica odierna ci aiuta a valutare i pericoli che possono far inciampare la fede personale o di altri fratelli. Il brano si apre con l’apostolo Giovanni preoccupato per un individuo, simpatizzante di Gesù, che scacciava i demoni nel nome stesso di Gesù, pur non appartenendo alla cerchia dei discepoli. Egli vorrebbe impedirglielo, perché non segue il gruppo. La risposta di Gesù è nettamente negativa: “non glielo impedite”. A dire: chi non è contro Gesù e i suoi, collabora in modo originale con loro: “chi non è contro di noi è per noi”.
Bellissimo questo sguardo di Gesù: in ogni bene c’è l’impronta di Dio. Gesù ci fa capire che il regno di Dio si esprime anche altrove e mediante altri strumenti; più precisamente, ovunque si agisce come Lui e mediante tutti coloro che si ispirano al suo messaggio. Ciò che conta non è l’etichetta esteriore, lo stare materialmente accanto a Lui, ma realizzare la sua stessa opera.
Chi ama gode del bene altrui. Il bene non va impedito. Gesù non vede negli altri nemici o antagonisti, ma fratelli da amare. Viviamo questa settimana con questo cuore grande e con questo sguardo positivo: dove c’è del bene, c’è una presenza di Dio.
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