Gesù risorto ha inaugurato un mondo nuovo nel quale possiamo entrare, ma a patto che si esca da quello attuale.
San Paolo ce lo dice così:
Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra.
Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria (Col 3,1-4)
Che significa rivolgere il pensiero alle cose di lassù? Non certo abbandonarsi al dolce far nulla…. Ma vivere tutto in prospettiva futuro sicuro.
Ora sappiamo che la risurrezione è la firma di Dio su tutto l’operato di Gesù e, in particolare, sulla morte. È la dichiarazione di verità.
Detto questo spetta a ciascuno di noi realizzare un impatto con Gesù vivo.
E come?
- Scegliere la strada dell’umiltà, la stessa che scelse Lui incarnandosi. Vivere per questo da veri uomini, impastati di umanità, sia nostra che di chi ci sta accanto, farsi uno con chi è nella gioia come con chi è nel pianto. Vivere accanto e insieme la vita dell’altro.
- …che è la strada dell’Amore. La vera umiltà si vede quando uno ama tutti, per primo, come se stesso e perché ognuno è Gesù. Gesù che risorge è la prova che colui che ama vince e non può morire, come non può morire Dio che è Amore!
E, se è vero che per Amare bisogna imparare a morire a sé, questo non è chiesto per la distruzione di se stessi come se dovessimo diventare dei masochisti ma perché dietro a tutto c’è la prospettiva gioia.
È per la beatitudine che si offre se stessi come dono.
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