31.07.2022 – 18^ del Tempo Ordinario: E quello che hai preparato, di chi sarà? (Lc 12,20)
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,Per la Parola di Dio la differenza nel vivere la vita sta tra la “fede” nel Dio vivo e vero e l’ “idolatria”, cioè la fiducia in qualcosa-qualcuno diverso dal vero Dio. Uno degli idoli più potenti è la ricchezza. Lo sappiamo per esperienza, il possesso dei beni genera l’illusione di una sicurezza incrollabile. Le cose possedute, in se stesse, sono un dono, ma è la qualità della nostra relazione con esse a determinare tutto il nostro vissuto. Le “cose di quaggiù” sono importanti, ma vanno viste insieme a “quelle di lassù”, ci ricorda san Paolo nella lettera ai Colossesi (3,1). La nostra vita è reale e preziosa, ma la “vera” vita è “nascosta con Cristo in Dio” (Col 3,2). Quindi c’è un “di più” di cui essere consapevoli e che porta ad un modo diverso di vivere. È sempre necessario che il nostro cuore rimanga desto e non si lasci irretire dai beni terreni, che potrebbero diventare un idolo.
Fa bene anche a noi la domanda del vangelo: “E quello che hai preparato di chi sarà?”. Questa infrange ogni autosufficienza, ogni illusione di poter disporre totalmente della propria vita attraverso il possesso. Siamo chiamati alla condivisione. Sappiamo che noi siamo quello che doniamo. Se io tengo per me una cosa, non serve neanche a me. Perché essa serva devo metterla in circolo. Chiediamo al Signore un cuore sapiente capace di condividere quello che ha, consapevole che “anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede” (v 15).