“Questo principio permette di lavorare a lunga scadenza, senza l’ossessione dei risultati immediati. Aiuta a sopportare con pazienza situazioni difficili e avverse, o i cambiamenti dei piani ….
Dare priorità al tempo significa occuparsi di iniziare processi più che di possedere spazi. Il tempo ordina gli spazi, li illumina e li trasforma in anelli di una catena in costante crescita, senza retromarce.
Si tratta di privilegiare le azioni che generano nuovi dinamismi nella società e coinvolgono altre persone e gruppi che le porteranno avanti, finché fruttifichino in importanti avvenimenti storici. Senza ansietà, però con convinzioni chiare e tenaci. (EG 223)
Due domande: ho agito perché il futuro sia migliore? o solo perché poteva giovare a me? La risposta all’interrogativo fa comprendere come il tempo vissuto porterà frutto a suo tempo. E non mi crogiolerò se non ho visto e non sto vedendo nulla!
Il grazie accade perché tutti ci si mette in moto, nei tempi e nei modi, con alti e bassi, ma il tutto dettato dalla libertà, come risposta allo Spirito, e senza autoritarismi.
È lo stupore per ciò che si vede. Un Natale di vita che si realizza.