Tutto sul “Collegio” di cui presto entrerà a far parte Mons. Bassetti: storia e ruolo dei cardinali, può essere utile saperlo!

Tutto sul “Collegio” di cui presto entrerà a far parte Mons. Bassetti: storia e ruolo dei cardinali, può essere utile saperlo!

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Il “collegio dei cardinali è una istituzione ecclesiastica – non di origine divina, quindi, com’è ad esempio il “collegio dei vescovi” -, poiché non nasce dal sacramento dell’Ordine. Il collegio ha origine nel gruppo dei ministri ordinati che nel primo millennio, a titolo diverso, aiutavano il vescovo di Roma / Romano Pontefice nel governo di questa diocesi.

Inizialmente il gruppo era formato da sette diaconi, tanti quante le zone in cui era divisa la città di Roma; da 25 preti preposti o “incardinati” (da qui il nome di cardinali) alle principali Chiese romane; e dai sette vescovi titolari delle diocesi suburbicarie, confinanti cioè con Roma: Ostia, Albano, Frascati, Palestrina, Porto – Santa Rufina, Sabina – Poggio Mirteto, Velletri.

E poiché ciascuna di queste è oggi retta da un proprio vescovo, i cardinali che ne hanno il titolo – il Decano, ad esempio, ha come titolo la diocesi di Ostia -, non hanno alcuna potestà di governo su di esse.

La distinzione dei cardinali nei tre predetti ordini non ha più l’importanza di una volta, dato che tutti ora, come dispone il can. 351, devono essere vescovi. Qualora non lo fossero, al momento della nomina devono ricevere la consacrazione episcopale.

I loro compiti

A questo gruppo, simbolicamente rappresentativo di tutto il clero romano competeva l’elezione – dall’anno 1179, in modo esclusivo – del Vescovo di Roma il quale, in forza di questo titolo, diveniva anche Sommo Pontefice della Chiesa universale. Ed è per questo che, ancora oggi, a ciascun neo-cardinale viene assegnata una Chiesa di Roma, in modo che risulti (formalmente) membro del clero romano.

La nomina dei cardinali spetta unicamente al Papa, per libera scelta e con esclusione di qualsiasi altra autorità ecclesiastica o civile.

Concistoro e Conclave

Oltre al primario diritto/dovere di eleggere il Papa sede vacante, secondo le norme contenute nella costituzione apostolica Universi Dominici gregis di Giovanni Paolo li (22 febbraio 1996) con alcune modifiche apportate nel 2007 da Benedetto XVI, ai cardinali spetta il compito di aiutarlo nel governo della Chiesa: sia collegialmente, quando sono da lui convocati in Concistoro per questioni di maggiore importanza, sia singolarmente nei vari uffici della Curia romana, come legati a làtere o inviati speciali.

L’elezione del Papa, che nella Chiesa è uno degli adempimenti di assoluto rilievo, avviene in Conclave, formato dai cardinali elettori che non abbiano compiuto 80 anni al momento in cui la Santa Sede è divenuta vacante. Un cardinale, pertanto, che dovesse compiere tale età tra la fine del pontificato e l’inizio del Conclave, deve essere considerato elettore. Non esiste invece, di per sé, alcun limite di età – e questo potrebbe apparire paradossale – perché uno possa essere eletto Papa.

Santi consigli

Un aiuto al Papa ritenuto necessario da Caterina da Siena, nel suo tempo, è così formulato in una lettera a un importante ecclesiastico:

“Pregovi che, se ne doveste morire, che voi ne diciate al Padre santo che ponga rimedio a tante iniquitadi. E quando verrà il tempo di fare li pastori e cardinali, che non si faccino per lusinghe né per denari né per simonia: ma prega- telo quanto potete, che egli attenda e miri se trova la virtù e la buona e santa fama dell’uomo; e non miri più a gentile che a mercennaio, perocché la virtù è quella cosa che fa l’uomo gentile e piacevole a Dio. E questa è quella dolce fatiga, padre, che io vi prego e pregai che voi pigliate”.

(Vittorio Peri in “la Voce” del 17.01.2014)