15.12.2019 – 4^ di Avvento: Il più piccolo dei nati da donna

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,

Gesù dichiara che il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di Giovanni il Battista.

E questo vuol dire che Giovanni ha preparato bene la strada ma non era lui la strada.

In realtà Matteo fa capire quanto egli rimase turbato da ciò che si diceva di Gesù, e lo trovava così diverso da quello che era nel suo pensiero: che forse si era sbagliato? “Sei tu Colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?” (Mt 11,3).

E in tal modo Gesù diventa Via anche per Giovanni: l’uomo nuovo non viene introdotto in un sistema di dottrina da credere, ma nell’ambiente divino dove può vivere nella libertà di figlio di Dio. È dunque una vera liberazione.

E Gesù la descrive così:

  • I ciechi riacquistano la vista. Si scopre la bellezza del mondo e della vita.
  • Gli zoppi camminano.  Si acquista la capacità di muoversi da sé e andare per la via del bene.
  • I lebbrosi sono purificati.  Si riscopre il valore del corpo, ricevuto da Dio, e in grado di essere donato.
  • I sordi odono. Si risente come unica, vera e attraente la parola di Dio, capace di ridare fecondità alla propria vita.
  • I morti risuscitano. Si ritrova il coraggio di abbandonare opere che bloccano e riducono ad essere come morti.
  • Ai poveri è annunciato il regno di Dio.  A chiunque sarà povero, cioè capace di abbandonarsi a Dio, sarà data la possibilità di accesso ad una vita nuova, che supera ogni più rosea attesa.

E conclude: “E beato colui che non trova in me motivo di scandalo!” (Mt 11,6).

Gesù si presenta come uno che deve correggere la visione di Dio che non appare come Padre ma come uno che fa star bene me e non mi fa mancare nulla.

Ma vuole dirci: guarda che puoi star bene tu quando anche l’altro sta bene come te!

Guardati intorno e considera l’altro come tuo fratello e tua sorella.

Da custodire!