14 Marzo 2020 – Al volo … Una Chiesa di terra e di cielo

14 Marzo 2020 – Al volo … Una Chiesa di terra e di cielo

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Al Volo,

Una Chiesa di terra e di cielo

Facciamo nostre le parole del Santo Padre Francesco: “Soprattutto io vorrei chiedervi di pregare per le autorità: loro devono decidere e tante volte decidere su misure che non piacciono al popolo. Ma è per il nostro bene. E tante volte, l’autorità si sente sola, non capita. Preghiamo per i nostri governanti che devono prendere la decisione su queste misure: che si sentano accompagnati dalla preghiera del popolo”.

La Chiesa c’è, è presente. A partire dai suoi Pastori – Vescovi e sacerdoti – condivide le preoccupazioni e le sofferenze di tutta la popolazione. È vicina nella preghiera: l’appuntamento con il Rosario in famiglia promosso per il giorno di San Giuseppe è solo un esempio di una preghiera che si eleva continua. Televisioni, radio, piattaforme digitali sono ambienti che – se non potranno mai sostituire la ricchezza dell’incontro personale – rivelano potenzialità straordinarie nel sostenere la fede del Popolo di Dio.

È una Chiesa, la nostra, presente, anche in questo frangente, nella carità: siamo edificati da tanti volontari delle Caritas, delle parrocchie, dei gruppi, delle associazioni giovanili, delle Misericordie, delle Confraternite… che si adoperano per sollevare e aiutare i più fragili.

“I cristiani non si differenziano dagli altri uomini – osserva la lettera A Diogneto -: vivono nella carne, ma non secondo la carne. Vivono sulla terra, ma hanno la loro cittadinanza in cielo”.

È con questo sguardo di fiducia, speranza e carità che intendiamo affrontare questa stagione. Ne è parte anche la condivisione delle limitazioni a cui ogni cittadino è sottoposto. A ciascuno, in particolare, viene chiesto di avere la massima attenzione, perché un’eventuale sua imprudenza nell’osservare le misure sanitarie potrebbe danneggiare altre persone.

Di questa responsabilità può essere espressione anche la decisione di chiudere le chiese. Questo non perché lo Stato ce lo imponga, ma per un senso di appartenenza alla famiglia umana, esposta a un virus di cui ancora non conosciamo la natura né la propagazione.

I sacerdoti celebrano quotidianamente per il Popolo, vivono l’adorazione eucaristica con un maggior supplemento di tempo e di preghiera. Nel rispetto delle norme sanitarie, si fanno prossimi ai fratelli e alle sorelle, specialmente i più bisognosi.

Da monasteri e comunità religiose sappiamo di poter contare su un’orazione continua per il Paese.

Con questo spirito, viviamo i giorni che abbiamo davanti: quelli fino al 25 marzo (termine dell’attuale decreto), quelli successivi, nei quali resta in vigore il decreto precedente (fino al 3 aprile), quelli che seguiranno. Giorni, tutti, intrisi di fiducia nel Mistero pasquale.

La Presidenza della CEI.

Pensiero del giorno

Dal Vangelo secondo Luca 15, 1- 3. 11-32

QUESTO TUO FRATELLO ERA MORTO ED È TORNATO IN VITA. 

È dunque un “fratello” e quindi fa parte di me, in lui scorre lo stesso sangue; il legame è stretto. Egli ha valore al di là delle cose, di una eredità andata in fumo, di un comportamento sregolato.

È di lui che mi devo interessare.

In questi giorni posso chiedermi: tu, che vivi con me, quanto vali? Posso star lì e guardarlo: quale apprezzamento ho di te? ho amore per te o per quanto mi dai? Sono felice di poterti rispettare, educare ad uno stile di vita diverso?

Dio ci guarda, ci ama uno ad uno, siamo preziosi! Nessuna cosa al mondo ha, per Lui, valore più grande di una sola persona!

 

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Settimanale Parrocchia San Valentino in Villantria