3 Aprile – Al volo … NON DA SOLI

3 Aprile – Al volo … NON DA SOLI

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Al Volo,

NON DA SOLI

“Non illudiamoci di ricominciare come prima. È una grande illusione che può solo farci male. Ma dobbiamo aprire il cuore alla speranza. E la solidarietà sostiene tutti, credenti e non credenti”. Lo ha detto il presidente della Conferenza episcopale italiana, card. Gualtiero Bassetti, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei, commentando questo momento d’emergenza causato dal coronavirus.
“Con tanta buona volontà, solidarietà e spirito di condivisione – ha proseguito – dovremmo capire che ormai da soli si va poco lontano. Dovremmo riflettere anche sulla nostra fragilità. Se la nostra vita è così fragile perché non fare di tutto per essere solidali? Ricordo che dopo la Seconda guerra mondiale se siamo riusciti a sopravvivere è solo grazie al fatto che quel pochino che avevamo veniva moltiplicato. Io davo un pochino di pane alla vicina, lei mi dava un pochino di latte per far crescere i bambini. Ci siamo accorti che dividendo quello che avevamo si moltiplicava. La logica del Vangelo è proprio questa: più condividi e più moltiplichi”.
“Io sto bene – ha sottolineato – ma ho tante preoccupazioni per la mia diocesi e per tutte le diocesi d’Italia con qualche vescovo ammalato. Ho mandato un messaggio anche al vicario del Santo Padre. La Chiesa di Dio cammina tra le prove del mondo e le consolazione dello Spirito. Stiamo vivendo una grande prova. È stata tutta una grande sorpresa. Quando è iniziato tutto nessuno poteva prevedere che la situazione andasse a picco in maniera così forte. Eravamo abituati a tante epidemie del passato magari più leggere. Questa è una realtà che abbraccia tutto il mondo. Tutti vivono nella paura di un futuro che, dal punto di vista umano, non dà delle certezze”.
“L’unica speranza – ha ribadito – ci viene dalla capacità che c’è nella gente e la forza di affrontare la difficoltà e la solitudine, nonostante l’inquietudine e la paura per il futuro. Ci sarà sicuramente anche il dopo virus. Quando i campi venivano incendiati dalle guerre non producevano più per tanto tempo e così succederà per l’economia che è in fortissima crisi. Se non si lavora poi non è facile riprendere il lavoro perché è una macchina complessa da rimettere in moto”.
Gualtiero Card. Bassetti – Avvenire 2 aprile 2020
———————————————————————————————————————————————————
SEI TU, GESÙ CROCIFISSO E ABBANDONATO!

IN LUI È TUTTA LA TERRA CON L’UMANITÀ (Chiara Lubich)

“Ecco l’uomo” ha detto Pilato presentando Gesù dopo la flagellazione.
L’ “uomo” si ritrova in questo Crocifisso Abbandonato da tutti
e che sente un “distacco” anche da Dio.

È possibile che una umanità per essere se stessa
debba passare prove così forti?
Eppure sì! In quell’uomo appeso alla croce
c’è la parte più vera e più numerosa dell’umanità.
Quella che il Padre sembra abbandonare
ma che, in realtà, è la prediletta.

“Mi ha mandato ai poveri ad annunziare la Buona Notizia!”
“beati voi poveri…guai a voi ricchi”
“ero malato e sei venuto a trovarmi”
“avevo fame e mi hai dato da mangiare”.

D’ora in poi quell’umanità che soffre
ha un Dio che la contiene e la sostiene.
E così anch’essa passa da morte a vita
per l’amore di un Dio e per l’amore di fratelli e sorelle.

Divenuta così la parte più importante,
quella che importanza non avrebbe,
si fa luce anche sull’altra.
Una luce che fa vedere, che scopre.

In Gesù Crocifisso e Abbandonato tutta l’umanità,
ritrovandosi, si può salvare.
Purché ognuno impari
l’arte di condividere come ha fatto Lui
che ha assunto tutto di noi, dandoci tutto di sé.

(Dip – continua)
———————————————————————————————————————————————————
Pensiero del giorno

Dal Vangelo secondo Giovanni 10,31-42

IL PADRE È IN ME E IO SONO NEL PADRE.

Sta qui il motivo più serio dell’incomprensione nei confronti di Gesù.
Egli spesso si ritira in preghiera e vive la realtà della presenza del Padre in Lui e di Lui nel Padre. È la condivisione reale della vita divina. Disse un giorno all’apostolo Filippo: “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”?” (Gv 14,9). Gesù è venuto ad aprire questa sua vita e renderla godibile.
Anche noi allora possiamo vivere, con Gesù e come Gesù, questo rapporto intimo con il Padre. Egli infatti ne rende possibile l’accesso in maniera diretta senza le acrobazie create dalla miriade di norme da osservare, (cosa ben difficile al suo tempo!). E questo era allora ed è anche ora faticoso da capire.
È chiesto solo di accogliere, entrare, lasciarsi amare come figlio e imparare a far da Gesù, cioè compiere la Volontà del Padre…come figlio che Egli ama in ogni momento e in ogni circostanza. È la vita divina che scorre anche in noi!

clicca sotto per effettuare il download del volo del 3 Aprile 2020

Settimanale Parrocchia San Valentino in Villantria