14 Aprile – Al volo … Non è questo il tempo…. … degli egoismi …
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… degli egoismi, …
perché la sfida che stiamo affrontando ci accomuna tutti e non fa differenza di persone. Tra le tante aree del mondo colpite dal coronavirus, rivolgo uno speciale pensiero all’Europa.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, questo continente è potuto risorgere grazie a un concreto spirito di solidarietà che gli ha consentito di superare le rivalità del passato. È quanto mai urgente, soprattutto nelle circostanze odierne, che tali rivalità non riprendano vigore, ma che tutti si riconoscano parte di un’unica famiglia e si sostengano a vicenda. Oggi l’Unione Europea ha di fronte a sé una sfida epocale, dalla quale dipenderà non solo il suo futuro, ma quello del mondo intero. Non si perda l’occasione di dare ulteriore prova di solidarietà, anche ricorrendo a soluzioni innovative. L’alternativa è solo l’egoismo degli interessi particolari e la tentazione di un ritorno al passato, con il rischio di mettere a dura prova la convivenza pacifica e lo sviluppo delle prossime generazioni . (dal messaggio “Urbi et Orbi”di Papa Francesco – Pasqua 2020 – 2 punto)
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I passaggi della Pasqua
Dall’annuncio dell’odio alla pratica dell’amore.
C’è l’annuncio di buone notizie e insieme quella di odio, delle riserve sull’altro, della condanna senza remissione alla quale fa da contrappasso non l’annuncio dell’amore ma la sua pratica, la vita concreta fatta di gesti che vanno da quello semplice a uno più grande, dalla vita che si dice un bene disponibile ad una vita che si consegna concretamente per il bene.
Il Fondatore del centro don Orione di Bergamo (foto) esulta in segno di vittoria, poco prima dell’arrivo della morte a causa del Coronavirus. Don Cirillo Longo ha consolato medici e pazienti durante i giorni del ricovero, invitando tutti a pregare il Rosario. E “ti faceva capire che c’è qualcosa in cui credere”. “Non abbiate paura, perché tutti siamo nelle mani di Dio. Ci vediamo di là”, sono state le ultime parole (dip)
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SEI TU, GESÙ CROCIFISSO E ABBANDONATO!
(titoli dallo scritto di Chiara Lubich)
MA OCCORRE ESSERE COME LUI, ESSERE LUI NEL MOMENTO PRESENTE DELLA VITA.
È la vera “unità nuziale”
in cui l’uomo ritrova il senso pieno della vita: essere uno, un tutt’uno, con l’amore puro.
“Essere come Lui, anzi essere Lui”:
stessa decisione, stessa scelta, stessa intensità,
stesso abbandono, stessa confidenza del Padre,
stessa prova d’amore intenso verso tutti,
senza alcuna distinzione, a tutta prova…
e senza via di mezzo dove, anche il riposo,
serve per più e meglio amare.
e soprattutto ogni cosa, ogni evento, ogni azione
si trasformano in mezzi, tutti utilissimi,
sorprendentemente alla stessa maniera, per amare.
A quel punto nulla è più fuori dell’Amore.
L’amplesso con la dimensione d’amore più elevata
non essere più nulla, non vivere più per sé, non avere più niente
riconduce al proprio essere relazione
rapporto, comunione, unità.
E queste realtà sono in riferimento al Padre,
col quale si parla, si è in comunione e si vive in unità
per essere strumenti efficaci di relazione,
di comunione e unità tra gli uomini.
Occorre essere come Lui,
essere Lui nel momento presente della vita !(Dip – fine
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Pensiero del giorno
Dal Vangelo secondo Giovanni 20, 11-18
NON MI TRATTENERE, MARIA! VÀ DAI MIEI FRATELLI E DÌ LORO: SALGO AL PADRE MIO E VOSTRO.
Non fermarti a Me, al tuo rapporto personale con Me, perché ora, questo, ha bisogno di una verifica, di un bagno nella nuova fraternità che, per Me e con Me, si è compiuta e continuamente si realizza.
E allora sappiamo che Gesù Risorto in me, in te non sarà completo finché non sarà anche tra noi. Giovanni ci aveva detto: “Se Dio ci ha amato così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri” (1Gv 4,11); e più avanti: “chi non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede” (1Gv 4,20).
Anche in questo tempo di “isolamento” non lo possiamo dimenticare: Gesù Risorto sarà pienamente vivo nella mia e tua vita, se sarà vivo anche nel suo Corpo composto da fratelli e sorelle, come nuova fraternità. Ognuno può dire: non vi vedo fisicamente ma vi sento in me e con me, posso pregare per voi e sentirvi o vedervi con gli strumenti che abbiamo.
E avremo la gioia piena del Risorto!
Cristo Gesù è veramente risorto!
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