Non è questo il tempo … di divisioni …

Cristo nostra pace illumini quanti hanno responsabilità nei conflitti, perché abbiano il coraggio di aderire all’appello per un cessate il fuoco globale e immediato in tutti gli angoli del mondo.
Non è questo il tempo in cui continuare a fabbricare e trafficare armi, spendendo ingenti capitali che dovrebbero essere usati per curare le persone e salvare vite. Sia invece il tempo in cui porre finalmente termine alla lunga guerra che ha insanguinato l’amata Siria, al conflitto in Yemen e alle tensioni in Iraq, come pure in Libano. Sia questo il tempo in cui Israeliani e Palestinesi riprendano il dialogo, per trovare una soluzione stabile e duratura che permetta ad entrambi di vivere in pace. Cessino le sofferenze della popolazione che vive nelle regioni orientali dell’Ucraina. Si ponga fine agli attacchi terroristici perpetrati contro tante persone innocenti in diversi Paesi dell’Africa.

(dal messaggio “Urbi et Orbi”di Papa Francesco – Pasqua 2020 – 2 punto)
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I passaggi della Pasqua

Dalla critica distruttiva all’apprezzamento applaudito di medici, infermieri e di chi è in prima linea .
Sentivo dire che i tavoli dell’avvocato erano colmi di denunzie che accadevano per cose futili o anche per torti che potevano accadere, e che venivano poi generalizzate, nei confronti di medici o altri del settore; oggi si vede un apprezzamento al quale si applaude, confortato dal dono della vita.
È il segno evidente che il bene, il dono disinteressato che mette in gioco la stessa vita, ha la capacità di azzerare momenti di odio, di rancore, di rivalsa, in una parola, di egoismo. E quel che stupisce è che noi siamo in grado di dimostrare, quando è il momento, che siamo fatti per amare. E amare è la via che conduce alla Risurrezione!

(dip)

SEQUENZA PASQUALE
È difficile dire chi l’abbia composta e quando. Alcuni dicono sia stata composta da Wipone, cappellano dell’imperatore Corrado II. Altri ritengono sia stata redatta da Notker Balbulus o da Adam da San Vittore. Alcuni pensano a Roberto II il Pio, re di Francia. Il periodo si colloca attorno al secolo XI. Le parole più significative della sequenza potrebbero essere queste: «Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Il Signore della vita era morto, ma ora, vivo, trionfa».

Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».

Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.
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Pensiero del giorno

Dal Vangelo secondo Luca 24, 13-45

I LORO OCCHI ERANO IMPEDITI A RICONOSCERLO.

Accade nel momento in cui si parla più di cose di terra che di quelle di cielo. È la solita visione di un Gesù liberatore da ciò che impedisce una vita felice e tranquilla. Una visione distorta che distrae dalla verità su di Lui!
Gesù infatti è venuto a vivere la nostra stessa vita così com’è, e, con la sua vita, diviene non solo esempio di come si dovrebbe vivere, di un retto comportamento ma la testimonianza concreta di come trasformarla attraverso il dono di sé, amando.
In tal modo anche il dolore e la morte diventano, in Lui e per Lui, vita, gioia e pace. È l’amore fino in fondo la chiave della vita vera e della sua beatitudine.

Cristo Gesù è veramente risorto!

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