SENZA MISURA EGLI, GESÙ, DÀ LO SPIRITO!
È il dono più grande perché lo Spirito guida a vivere la Parola di Dio così che anche la terra si elevi. Non solo, ma quella Parola vissuta, essendo di Dio, non può passare come passano quelle della terra. C’è dunque una crescita, in tutti i sensi, dell’umanità che è condotta dallo Spirito a scoprire le cose del cielo.
E le cose del cielo sono quelle che danno senso a tutto. Esse infatti dicono il vero futuro, quello di Dio e che solo lo Spirito conosce.
È la scoperta quotidiana di Gesù che è Via, Verità e Vita: è come Lui vive che dà speranza. E allora sarà proprio lo Spirito che ci assiste nel comprendere e nel seguire Gesù nel dolore e nella morte, sicuri della sua risurrezione. E lo Spirito è Spirito d’Amore e di Unità. Invochiamolo:
Vieni, o Spirito Creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato.
O dolce consolatore, dono del Padre altissimo, acqua viva, fuoco, amore, santo crisma dell’anima.
Dito della mano di Dio, promesso dal Salvatore, irradia i tuoi sette doni, suscita in noi la parola.
Sii luce all’intelletto fiamma ardente nel cuore; sana le nostre ferite col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico, reca in dono la pace, la tua guida invincibile ci preservi dal male.
Luce d’eterna sapienza, svelaci il grande mistero di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo Amore.
Amen
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I passaggi della Pasqua
Diventare adoratori in spirito e verità per poter celebrare Dio.
“Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità” (Gv 4,23.24)
Gli adoratori in “Spirito e verità” desiderati dal Padre non sono coloro che piegano semplicemente le ginocchia e lo fanno essere Dio ma coloro che, guidati dallo Spirito, sono decisi a far crescere Gesù in loro, la Verità. Gesù stesso dice: Io sono la Verità. Il Padre del resto non può che essere felice e glorificato se non quando rivede in noi, Gesù.
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GESÙ INSEGNA A PREGARE (Mt 6, 7s – Lc.11, 2-4)
DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO
Che non ci manchi il necessario per oggi. Non manchi lavoro e ci sia onestà e giustizia. Si verifichi la tua parola: “colui che aveva preso di più (di cibo), non ne aveva di troppo; colui che ne aveva preso di meno, non ne mancava. Avevano raccolto secondo quanto ciascuno poteva mangiarne” (Es 16, 18).
Non ci siano disuguaglianze a tavola.
Che sappiamo usare il nostro sul metro delle necessità altrui.
Sia valida per noi la tua raccomandazione: “Non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? ….Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dunque del domani”
(Mt 6, 25ss. ).
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Papa Francesco – da un’intervista
QUESTA CRISI CI TOCCA TUTTI: RICCHI E POVERI
È un appello all’attenzione contro l’ipocrisia.
Mi preoccupa l’ipocrisia di certi personaggi politici che dicono di voler affrontare la crisi, che parlano della fame nel mondo, e mentre ne parlano fabbricano armi. È il momento di convertirci da quest’ ipocrisia all’opera.
Questo è un tempo di coerenza. O siamo coerenti o perdiamo tutto.
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