26.07.2020 – 17^ Tempo Ordinario: Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto (Mt 13,44)
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,Molti racconti parlano di fortunate scoperte e di uomini intelligenti che hanno saputo acquistare tesori. Anche Gesù propone queste immagini ai suoi discepoli per incoraggiarli nella scelta del regno di Dio, presentato come la scoperta più fortunata che un uomo possa fare. Il grande discorso del cap 13 di Matteo delle ultime domeniche, termina con tre parabole sul regno. Sono tre racconti che vogliono presentarci, attraverso immagini comuni, la realtà profonda e nascosta dell’ intervento di Dio, annunciato da Gesù.
L’immagine del tesoro, usata nella prima parabola, nella tradizione biblica si trova soprattutto per designare il valore inestimabile della sapienza, obiettivo auspicabile della ricerca di ogni uomo. Il “campo” è un termine molto usato in questo discorso per indicare il mondo e quindi l’umanità. Il racconto poi fa leva sull’abitudine, attestata nell’antichità, di sotterrare tesori nei poderi, considerati depositi sicuri in tempo di guerra e di incertezza. La reazione dell’uomo davanti alla scoperta è la gioia, stato d’animo che descrive l’accoglienza umana della rivelazione di Dio. Il vertice della parabola sta nella decisione sulla base dello scoprimento del tesoro. Egli vende tutto ciò che ha allo scopo di ottenere il campo e impossessarsi del tesoro. La gioia segnala che l’azione della vendita non corrisponde ad un atto di rinuncia o di sacrificio. Al contrario, il regno è una scoperta talmente positiva che tutto il resto vi è subordinato, anche l’acquisto del campo, dov’è nascosto il tesoro.
Esemplari in questa decisione immediata e senza ripensamenti sono i discepoli che, incontrando Gesù, hanno lasciato tutto per seguirlo. Così anche ognuno di noi: ho incontrato Gesù Cristo Signore e ho trovato il senso e il significato di tutta la mia vita. Sento che la ricerca è quotidiana: ogni giorno sono chiamato a cercare il tesoro e ogni giorno sono invitato a “vendere” qualcosa per acquistarlo.