30.08.2020 – 22^ Tempo Ordinario: Chi ama, è se stesso Mt 16, 24-28

30.08.2020 – 22^ Tempo Ordinario: Chi ama, è se stesso Mt 16, 24-28

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,

Ci siamo chiesti: Chi è il Figlio dell’uomo? Voi chi dite che io sia?
La semplice confessione di Pietro, pure altissima, non basta perché manca di esperienza. Per Pietro, il Figlio del Dio è ancora colui che è forte, potente, invincibile, insuperabile, e perciò uno che non può soffrire ed essere ucciso. Per questo gli dice: Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai!
Dopo duemila anni, la Chiesa, in quanto popolo in cammino, è ancora in ricerca continua del Volto del Figlio e del Padre.
Se c’è chi vuole assaporare la vita di Gesù, cioè quella vita che Egli vive da sempre come Figlio del Padre, è necessario che

  1. Rinneghi se stesso cioè rinunci alla propria idea di Dio, per accogliere quella di Gesù: non più un Dio glorioso e potente, ma un Dio che si svela nella amore e nel dono di sé. Si dimentichi, dunque, di sé, di ciò che torna suo favore, del suo tornaconto, di ciò che forma la sua sicurezza e la sua tranquillità; si liberi cioè dal suo egoismo che conduce a sentirsi superiori agli altri.
  2. Viva ciò che nella vita gli produce un disagio, ciò che gli appare contrario al bene che si propone, e continui a credere a ciò che non vede ma sa che verrà.
  3. Si troverà allora sulla stessa strada di Gesù e vedrà la parte più debole e bisognosa, malata, che attende di essere amata. Avrà così la stessa sua libertà d’amare, di offrire se stesso per amore e si ritroverà più vivo che mai, vivrà la sua stessa vita. Conclude Gesù: Chi, infatti, perderà la propria vita per causa mia, la troverà! Chi, cioè, vivrà di Amore ogni momento, così come faccio Io, si sentirà realizzato.

Del resto solo chi ama è veramente se stesso in quanto simile a Dio che lo ha così pensato, voluto e lo conduce.
Possiamo allora dirci: io sono fatto per amare e la mia vita ha senso solo se sto nell’amore e lo vado spargendo, come seme buono, nel mondo, in ogni circostanza in cui mi trovo, con ogni gesto che compio, nell’ascoltare e nel parlare, nel dono di ciò che penso.
È questo il piccolo segno della mia presenza, l’impronta vera del mio passaggio.
È la piccola scia di luce che dice il perché di una vita che dà gloria e gioia a Dio che in essa si ritrova.
È ripetere con Gesù: è compiuto! Sì, la vita, ogni vita si compie per via di Amore