Dall’omelia del Cardinale Domenica 23.02.14 in Cattedrale a Perugia

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Purtroppo non è difficile constatare che siamo come circondati da una mentalità individualistica che, come dice Papa Francesco, produce la “cultura dello scarto”, emargina i più deboli, si dimentica di molti e abbandona i poveri.

A questa mentalità utilitaristica – sono ancora le parole del Papa – che cancella i piccoli e rimuove lo scandalo della sofferenza, siamo tutti esortati ad apporre una cultura dell’amore e della misericordia. Una cultura che difende la vita e che, soprattutto, ridona ai nostri ragazzi e alle nostre famiglie la speranza del futuro.

“Signore – ha gridato un giorno Francesco d’Assisi – fai di me uno strumento del tuo amore e della tua pace”. Signore – io lo grido a te stasera – aiutami a pascere il gregge che mi è stato affidato, volentieri, con animo premuroso, sapendomi sempre fare modello del gregge!

L’Umbria è terra di santi, da Bernardino a Francesco, da Chiara a Rita, da Angela da Foligno a Madre Speranza di Gesù: esempi di perdono, di amore ai nemici, operatori di pace, contemplatori di Dio. Siate perfetti. Diceva sant’Agostino: “Ama e fai quel che vuoi… Se taci, taci per amore; se parli, parla per amore; se correggi il tuo fratello, correggi per amore; se perdoni, perdona per amore. L’amore affonda come una radice nel cuore e da quella radice non potrà che nascere se non il bene”.