01.11.2020 – Solennità di tutti i Santi: Oltre il dolore, l’Amore

01.11.2020 – Solennità di tutti i Santi: Oltre il dolore, l’Amore

Pubblicato da admin, Con 0 Commenti, Categoria: Editoriali, Liturgia,

La santità! Parola sempre difficile e fuori portata. Eppure la santità è l’intervento normale di Dio nella nostra storia. Egli non può non amare e quando ciò accade vien fuori un Santo.
Egli ha uno strumento che ha usato anche per se stesso, che è la croce. L’amore passa dunque attraverso il ruvido della croce quotidiana.
E qui non c’è nemmeno da scandalizzarsi troppo dal momento che Dio, proprio perché Amore, si è servito e si serve di uno strumento usuale fin troppo noto all’umanità. Non ne ha inventato un altro. Egli dice: prendi ogni giorno la tua croce! La santità è portare la croce sapendo che vi siamo distesi noi oggi e li accadono tre eventi:
Si costruiscono cose buone: la condizione senza la quale non si costruisce nulla di buono nella vita spirituale è infatti quella di morire come il chicco di grano. Questo fatto ha in sé una conseguenza meravigliosa che è il molto frutto…
Si vien purificati: con il dolore il Signore dà occhi nuovi e si vede chiaro quanti difetti abbiamo, come si è in uno stato di imperfezione.
Nascono le opere di Dio: ogni vera realizzazione di Dio è segnata da dolore e ha bisogno di prove.
La croce quindi non è fuori dell’amore di Dio ma vi viene integrata tanto da diventarne strumento. E ciò che incuteva timore o appariva condanna o disgrazia si trasforma in fonte di vita. Anche della nostra di oggi.
La santità è vedere questa trasformazione della creatura che, se appare agli occhi profani una piccola disgraziata, agli occhi di Dio è pronta per entrare in cielo.
L’anima che coglie questa realtà e l’accetta:
vive senza complessi;
si alza al mattino in attesa di essere “plasmata” da Dio;
sa di essere amata da Dio e può per questo amare;
è sicura di ciò che compie ma senza ricerca di successo;
non si fa illusioni;
ha i piedi per terra;
ha la misura giusta per agire;
sta nella verità;
sa cos’è la gioia perché la possiede in profondità;
vive come un bambino nelle braccia del Padre, Papà.
Il santo è quella persona che vive normalmente con Dio. Egli sa che Dio agisce nella sua vita. Non vi si oppone. Ridice Dio e passa. Lo ridice con i gesti semplici perché, se c’è Dio di mezzo, ogni cosa vale per annunziarlo!
Il santo puoi essere tu, posso essere io… possiamo essere noi se crediamo all’amore che Dio ha in noi e per noi e viviamo di questo amore lasciandolo trasparire. (dip)

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