01.11.2020 – Solennità di tutti i Santi: Beati i poveri in spirito (Mt 5,3)
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,Sappiamo che tutti i bambini sono curiosi, vogliono sapere. Un giorno la catechista con il suo gruppetto di bambini si recò in chiesa. Mentre stava raccontando la storia di quella chiesa si accorse che due bambini si erano avvicinati all’altare. Incuriosita chiese loro che cosa stessero facendo. Essi risposero, nella loro innocenza: “vogliamo vedere, toccare Gesù”. Quando la catechista ha raccontato l’episodio mi è venuto in mente la pagina del vangelo dove alcuni greci volevano vedere Gesù da vicino.
Tutti noi vogliamo vedere Gesù, vogliamo toccare Gesù, cogliere la sua presenza nella nostra vita. Questo è il desiderio di santità: perché Gesù è il Santo, Dio è il Santo. E questo desiderio è scritto nel nostro cuore. Allora possiamo chiederci: chi sono i santi? Tutti i battezzati sono santi. Quale differenza c’è allora tra noi e quelli che sono dichiarati e chiamati santi? È che essi hanno vissuto da santi. I santi sono quelli che hanno detto di sì… all’Amore. A quello di Dio che è stato riversato nei nostri cuori da Dio stesso. Hanno amato come ha amato Gesù. Se ci chiedessimo perché i santi attirano tanta gente, penso che potremmo rispondere perché danno una grande prova che c’è davvero quel Dio che ciascuno vuole incontrare, vuole vedere, vuole toccare.
Perché san Francesco è tanto amato? Perché era povero e la sua vita era presa totalmente da Dio. Ha preso sul serio e ha vissuto la pagina delle beatitudini e l’ha realizzata. Ha permesso che questa pagina scolpisse il suo ritratto. E per questo è beato: era ed è tutto di Dio e quando uno è in mano a Dio e si lascia portare da Lui certamente ne esce un capolavoro. In fondo i santi sono così: poveri di tutto ma con nel cuore l’amore di Dio e sono diventati capaci di scoprire le tracce di Dio in ogni angolo della loro vita.