22.11.2020 – 34^ Tempo Ordinario – Cristo Re dell’Universo: Chi apre la “porticina della provvidenza”

22.11.2020 – 34^ Tempo Ordinario – Cristo Re dell’Universo: Chi apre la “porticina della provvidenza”

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Negli anni Venti del Novecento la maestra Assunta Viscardi rimase folgorata dalla povertà dignitosa di Iris, una bambina che incontrava ogni pomeriggio in Piazza San Domenico, a Bologna. Aspettava compìta che arrivasse l’ora della ‘merenda dai frati’. Dopo di lei, sono arrivate le ‘orfanelle’, poi le famiglie ebree da nascondere, poi i figli di madri sole e di famiglie in difficoltà. A queste ultime, in particolare, ancora oggi si rivolge ‘La porticina della Provvidenza’, ente caritativo fondato dalla maestra Viscardi, che ha mantenuto la sede nello stesso luogo in cui questa incontrò Iris, decidendo, da allora, di dedicare la vita ai poveri.
L’eredità è stata raccolta da diversi volontari. Su tutti, Alessandro Serafini, che impegna ormai gran parte del suo tempo per coloro che bussano alla ‘porticina’. È lui a raccontarci di un senza dimora che, così contento di ciò che gli era stato donato, ha deciso di ricambiare con tutto ciò che aveva: 30 centesimi. «Voleva fare un’offerta per la nostra attività: molti lo fanno e noi accettiamo tutte queste evangeliche ‘monetine della vedova’.
Ricambiamo sempre con un piccolo regalo: una saponetta, un rasoio, un vasetto di marmellata.
Cerchiamo di far capire che la generosità viene ripagata» spiega Alessandro. I beni più ambìti sono le calzature e gli indumenti.
«Dalla tipologia di richieste, capiamo molto delle vite di chi abbiamo di fronte. C’è chi chiede coperte, tute da sci, biancheria intima, chi pellicce e giubbotti da spedire a casa, spesso giocattoli e vestiti per i nipotini, che mantengono a distanza. Quando si avvicina il Natale, vengono da noi per poter spedire a casa dei regali» prosegue il volontario. In fila, mentre si aspetta il proprio turno, accadono veri miracoli.
«Nascono grandi amicizie. C’è molta solidarietà tra i bisognosi che si incontrano da noi. Le mamme che ricevono indumenti per i figli spesso ce li riportano perfettamente puliti ed integri, quando ai loro bimbi non entrano più: sanno che possono essere utili ad altre mamme». La Provvidenza non sbaglia un colpo.
Chiara Pazzaglia, Avvenire 17.11.2020

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