06.01.2021 – Epifania del Signore: Come poter trovare Gesù
, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,I magi, dopo l’incontro con il re Erode, abbandonano il loro modo di pensare e danno alla loro ricerca una nuova direzione.
Il Re che essi cercano non sta in una reggia.
Se dicono: “Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo”. E succede che: “All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme” (Mt 2,2).
Per poterlo trovare va seguita una Parola.
“E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele” (Mt 2,6).
L’orientamento lo dà la luce di una stella.
“Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino (Mt 2,9).
È fare attenzione a tutto e scoprire quei segni che conducono a Lui.
Si parte dal cuore che nutre un grande desiderio di Lui ed è vera nostalgia di qualcosa che dice:
- La preziosità della vita che è come oro che viene purificato nel crogiuolo e diventa più lucente. Si pone lì perché Gesù come Re possa guidarci.
- Il bisogno di continua riconoscenza espressa dal grazie che sale a Dio come incenso odoroso. Gesù riconosciuto come Dio è prima e va ringraziato!
- Il dono di sé, che è lotta all’egoismo per far vivere l’Amore, irrorato di mirra che lo tiene desto ogni momento. Gesù è uomo che si dona e aiuta anche noi a spendere la nostra vita.
È Gesù, la vera stella, che attira, quel Verbo-Parola che i magi seguono come traccia.
Egli attira perché ama.
“Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi”; e ancora: “il Padre stesso vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio” (Gv 15,9; 16,27).
E così, come loro, ogni l’uomo può fare esperienza di chi vede il suo amore piccolo portato al livello di quello di Gesù. A lui sembra di essere arrivato a chissà quale quota ed è soddisfatto, mentre è Gesù che si è continuamente abbassato fino a raggiungere la sua altezza, lasciandogli tuttavia la gioia di una conquista.
Gesù, venendo, dice come l’uomo dovrebbe vivere e diviene egli stesso Via, via nuova che segna la rotta.
È un cammino diverso che porta a vivere la vita ordinaria espressa da quel tornare al proprio paese. Ciascuno sta al suo posto. Io sono qui e tu là. Ciascuno a fare, in quel momento, ciò che Dio e la sua Parola, che in ognuno vive, gli chiedono come espressione d’Amore.
Si crea così quell’ambiente paradiso di cui tutti hanno nostalgia e che, nell’attualità, l’altro vive con te là dove sei, anche senza saperlo.
Si tratta di una vita ormai legata, attimo dopo attimo, non importa quale, a quell’incontro che non si potrà mai più cancellare dalla mente e dal cuore e di cui si diventa ogni giorno testimoni autentici.