28.03.2021 – Domenica delle Palme: Ognuno di noi è un principe agli occhi di Dio.
, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,L’INTENTO: Gli scribi cercavano il modo di catturare Gesù con un inganno per farlo morire (chi non sa affrontare qualcuno apertamente, lo fa di nascosto con azioni maldestre).
A BETANIA, NELLA CASA DI SIMONE IL LEBBROSO.
1. Mentre era a tavola, giunse una donna che aveva un vaso di alabastro, pieno di profumo di puro nardo, di grande valore. Ella ruppe il vaso di alabastro e versò il profumo sul suo capo. Ci furono alcuni, fra loro, che si indignarono: «Perché questo spreco di profumo? (Il denaro non è mai un buon consigliere) Si poteva venderlo per più di trecento denari e darli ai poveri!».
2. Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recò dai capi dei sacerdoti per consegnare loro Gesù. Quelli, all’udirlo, si rallegrarono e promisero di dargli del denaro (Torna la sete di ciò che non disseta).
L’ULTIMA CENA DAL SAPORE AMARO.
3. «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo … Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta lì preparate la cena per noi» (non sembra che sia una cena dal finale tragico).
4. Ora, mentre erano a tavola e mangiavano, Gesù disse: «In verità io vi dico: uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirà» (pensiamo al tradimento da parte degli amici più stretti! Aveva detto “sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici” (Lc 21,16).
5. Cominciarono a rattristarsi e a dirgli, uno dopo l’altro: «Sono forse io?» (Sono tutti in confusione, si mettono in discussione).
PIETRO A SCUOLA DI GESÙ.
6. Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. (“Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra” Lc 22,44).
7. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole» (questa è la verità sull’uomo).
8. E Pietro scoppiò in pianto. (Tocca la realtà di se stesso e di Gesù. Sta crescendo ma ancora ci vorrà!)
DAVANTI AL CROCIFISSO
9. Quelli che passavano di là lo insultavano; e anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano. (è un continuo insultare da parte di tutti. Per liberare noi Gesù si è caricato di tutte le umiliazioni)
10. Gesù gridò a gran voce: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». (È un grido che udito di qua è solo dolore, mentre nella Trinità risuona solo amore)
11. Il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo (nasce il nuovo tempio).
LO SCANDALO DELLA CROCE
Gesù disse loro: «Tutti rimarrete scandalizzati (lo scandalo della croce sarà però sorgente di novità!). Pietro gli disse: «Anche se tutti si scandalizzeranno, io no!» (Ciò accade all’entusiasta senza base solida). Gesù gli disse: «In verità io ti dico: proprio tu, oggi, questa notte, prima che due volte il gallo canti, tre volte mi rinnegherai» (questo è invece Pietro).
È il primo quadro che rivela il volto di Dio mai visto prima, umanamente incomprensibile. Un Dio che si consegna, si arrende, non risponde, grida l’abbandono; tutto per dire nei fatti cos’è l’Amore: considero te più di Me, soffro per te perché tu possa soffrire con Me.
È un modo che diviene testimonianza dell’Amore di Dio da parte dell’imputato. È lui che sta padroneggiando la situazione. Anche la falsità è smascherata.
“Il centurione, infatti, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: «Davvero quest’uomo era Figlio di Dio!”
Quale modo, se non quello di uno che travolge egoismo e superbia e immette nella storia l’Amore fatto perdono, l’abbandono in Dio chiamandolo addirittura Padre? Quell’Amore che non impreca, non maledice e segna la vittoria della vera vita sulla morte?
Ed ecco il secondo quadro che fa comprendere come Dio che è Padre, non può perdere suo Figlio, che è già là in Galilea a riprendere di nuovo cammino di chi, con Lui, vede la tribolazione ormai vinta.
È la vera speranza: “Questa parola è degna di fede: Se moriamo con lui, con lui anche vivremo” (2Tm 2,11). Se con Lui amiamo, vivremo già qui in terra la vita del cielo, quella che non tramonta mai.