20.06.2021 – 12^ Tempo Ordinario: Perché avete paura? Non avete ancora fede? (Mc 4,40)
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,Quante volte nelle tempeste della vita abbiamo avuto la dolorosa sensazione che Dio fosse addormentato da qualche parte, lontano da noi. Gli apostoli in quella notte di tempesta non si rivolgono a Gesù con il rispetto e la fiduciosa attesa di altre volte, ma si mostrano quasi indignati: Maestro, non ti importa che siamo perduti? Non ti importa della vita o della morte dei tuoi amici? Parole dure, preghiera della paura e della disperazione. Il racconto della tempesta ci assicura invece che Dio è presente. È presente, ma a modo suo, che è poi l’unico modo in cui si possono salvaguardare insieme il suo amore e la nostra libertà. Non al posto mio, ma insieme con me; non come possibilità di scansare, di evitare la paura, ma pastore che mi cammina avanti dentro la valle oscura. Altrimenti, se facesse tutto Dio da solo, non ci sarebbe più la creatura. Vorrei un cielo sempre sereno e indicazioni chiare a mostrare la rotta. Ma io ho solo tanta luce quanta serve al primo passo. Eppure è così che partecipo alla vittoria, lontana forse ma sicura, del Signore della vita sul caos e la morte. Eppure Dio è presente. Dio è coinvolto. Dio è nel cuore della tempesta e non in riva al lago ad osservare. Quando, come i discepoli, non ti arrendi, ma continui a remare e a lottare, le mani sul timone, gli occhi sulla prua, allora lo incontri nel cuore stesso della tempesta, perché gli importa la tua vita e la tua felicità.
Riascoltiamo la risposta di Gesù alla domanda quasi indignata dei discepoli: Non ti importa che siamo perduti, che moriamo? La risposta viene con poche parole, ma ha la voce forte dei suoi gesti: mi importa di te, mi importa la tua vita, tu sei importante per me. Mi importano i passeri del cielo e voi valete più di molti passeri. Mi importano i gigli del campo e a voi dono ancora più bellezza. Ti ho contato tutti i capelli in capo e tutta la paura in cuore! Questa è la certezza.
Il Signore ripete a ciascuno di noi: mi importa di te. A questo ci aggrappiamo, anche quando non capiamo, quando ci pare di affondare per l’assenza di Dio o siamo indignati per il suo silenzio. Dio mi ripete: tu sei importate per me, non aver paura.