08.12.2021 – Immacolata: Il sì che realizza il progetto di Dio – Lc 1, 26-38
, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,1. Un fatto e una promessa.
L’uomo e la donna vivono una tragica situazione che li riempie di paura. Erano felici di tutto e soprattutto l’uno dell’altro. L’esclamazione di gioia di Adamo alla vista di Eva si sta tramutando in tristezza.
È successo qualcosa che li ha resi estranei tra loro ed in particolare anche Dio è divenuto estraneo a loro. La nudità esprime bene il senso dell’apparire con scritto in fronte: ecco chi siamo e dove siamo arrivati! C’è proprio da vergognarsi e per questo si sono nascosti.
Si svolge uno “scarica barile” quasi ridicolo. Dentro questa situazione precaria e voluta, Dio stesso s’impegna e garantisce una vittoria che riconduca gli uomini all’unità tra loro e con Lui.
2. Le nostre rovine.
La continua tendenza a far di testa propria; il che conduce all’individualismo, che porta a considerare il bene a seconda del comodo e del beneficio che ne proviene; la perdita del rapporto con l’altro pur continuando imperterriti a credere di averlo con Dio.
3. La risposta.
Non temere, Maria … concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
4. Spazio.
Liberare il cuore dai nostri punti di vista per acquisire quello di Dio. Rivedere i programmi pensati per la storia personale, di famiglia e di società. Avere il coraggio di ammettere che anche noi siamo soggetti a fallimento.
5. Costruire.
L’intervento di Dio nella storia delle creature è sempre attivo: distrugge e ricostruisce, ferisce e risana, annulla un progetto e ne manda in onda uno maggiore. Anzi più grande è la realtà del dolore e più profonda è la voragine dell’amore.
Maria che si presenta come semplice creatura senza grandi mire, si trova chiusa la strada normale dell’umano rapporto con Dio per vedersi trasportata in una sfera divina da capogiro.
Anche Dio è costretto in qualche modo a cambiare le sue normali leggi di natura!
6. Le due Parole da vivere.
Avvenga per me secondo la tua parola
È una discesa in picchiata dalla teoria alla pratica: non più ‘quanto sarebbe bello che avvenga’, ma ‘avvenga per me’. È permettere a Dio di inondare la sua creatura di tutti i tesori di grazia di cui è capace.
È l’inizio di un’avventura dove tutto diventa nuovo come inesplorato. E chi potrà mai sapere cosa può succedere dietro ad un assenso del genere a Lui dato? Di sicuro accade, come in Maria, ciò che Egli ha pensato e vuole per quella creatura, che riporta alla sua originale bellezza, al meglio che, come Padre, possa desiderare per un figlio, ad una riuscita sorprendente.
Lo Spirito Santo scenderà su di te.
È il grande protagonista di questa operazione. Prima di manifestarsi nel battesimo di Gesù, agisce in Maria per farlo nascere e affermarsi come Messia atteso, e continua la sua opera, nella Chiesa, per far di me e di te un altro Gesù. Non c’è nulla di più da desiderare!
È così che Egli rende immacolati: con la sua grazia, con il suo sguardo d’Amore rivolto alla sua creatura che diviene tutta nuova. Uno sguardo che accade non per le proprie qualità, ma per pura gratuità. Ce solo da accorgersene
Oggi mi lascio guardare e amare da Lui come Maria perché “avvenga (anche) per me secondo la sua Parola”.