Come è possibile vivere nascosti nel comodo della propria vita e con un vuoto interiore che è generato da derive egoistiche dalle capacità dirompenti, in grado di distruggere il cuore e la mente?
Ma sia il cuore che la mente sono predisposti fin dalla loro creazione, per dilatarsi in una maniera inimmaginabile.
Il cuore infatti è capace di abbracciare il mondo e desiderare che tutti stiano bene, pur dovendosi piegare, per forza di cose, a vivere dedicato a quei pochi o tanti che sono oggetto del suo incontro. È tutto rivolto lì ma non è ripiegato. E sa che ciò che non può fare lui, possono farlo altri.
La mente poi non è mai sazia e lo si vede quando qualcuno le presenta le scienze e le conoscenze e gode del sapere. In più è sorgente di creatività e di fantasia che è tanto necessaria quando le cose cambiano e si vede che quelle di prima non corrispondono più alle esigenze del tempo che si vive.
L’apertura è dunque la carta vincente che fa navigare a mare aperto e non lascia al semplice lavaggio dei piedi in una recipiente di acqua diventata palude per la mancanza continuo ricambio.
È bello allora pensare che sono gli altri, i tanti che incontro, a darmi la dimensione giusta. È noto infatti che se sono solo occupo tutto lo spazio a disposizione e posso sentirmi unico al mondo e piuttosto necessario, mentre se altri entrano lo spazio si restringe ma io sono più me stesso.
È la solita competizione tra l’egoismo diventato eccentrico che guarda le cose in funzione di sé e l’amore tradotto in altruismo, condivisione, comunione fino all’unità, che vede ogni cosa in funzione dell’altra, in sintonia.
È questa la migliore disposizione a camminare insieme.
dip