Con una semplicità disarmante papa Francesco ha annunciato alla fine dell’udienza ai pellegrini della Slovacchia di avere una gamba che non gli obbedisce, tanto da dover lui obbedire al medico che gli ha ordinato di non camminare.
Senza nessun velo e senza tergiversare papa Francesco ha manifestato pubblicamente il suo senso di «umiliazione» che ha vinto con una rara capacità di umiltà: è così!
Nel magistero di papa Francesco, il richiamo alla centralità e preminenza della realtà è uno dei capisaldi della sua teologia. Ora la realtà non è un’idea, ma es attamente questa capacità di accettare le costrizioni della vita come un luogo di verità e di conversione. Di fatto ogni limitazione esige non solo sopportazione, ma pure accettazione. Papa Francesco invecchia e il suo corpo dà qualche segnale di stanchezza.
Vogliamo tutti augurare al Santo Padre che il suo ginocchio si ricordi di essere non un ginocchio qualunque, ma quello del Papa e quindi ricominci a obbedire agli ordini del Pontefice! Se speriamo di tutto cuore che questo dolore passi, tanto da permettere a Francesco di muoversi tra la gente secondo il suo solito, al contempo vogliamo imparare dalla sua umiltà nel non nascondere la fragilità.
Non è forse un altro dei temi ricorrenti del suo magistero: onorare la vulnerabilità?
Michael David Semeraro, monaco benedettino in “Credere n19/22″