05.06.2022 – 6 ^ di Pasqua: Lo Spirito Santo anima di tutto
, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,Gesù aveva già detto che il Padre celeste avrebbe dato volentieri lo Spirito Santo a coloro che lo avessero chiesto!
È dunque un dono che non è cosa ma Persona che stia con noi e per sempre.
Non c’è più uno che viene e poi se ne deve andare. Ed è l’unico caso di una presenza costante e duratura. È quella presenza di Dio che può essere ovunque cominciando dall’interno, che ne diventa tempio, fino ad ogni luogo e circostanza dove viene accolto.
Da dentro grida con noi: “Abba, Padre!” come è per Gesù. All’esterno fa in modo che si realizzi il disegno del Padre per il quale prega con insistenza, finché non ottiene, e con gemiti inesprimibili, implorando in modo struggente proprio di chi si fa uno con noi e si fa nulla davanti a Dio, nella consapevolezza che questo costituisce il suo sogno, che è poi quello di tutti, vivere in pace uniti nell’amore vero tipico dei fratelli e delle sorelle.
Perché talora non lo sentiamo e sperimentiamo? C’è un perché nascosto dentro l’Eucaristia, per mezzo della quale lo Spirito Santo ci conduce e come singoli, conformati a Gesù, e come chiesa, fatta suo Corpo, là dove Egli vive e cioè nel seno del Padre. Per questo mentre chi non ha la celebrazione Eucaristia, ne usufruisce per tutte le celebrazioni che accadono nel mondo, per chi ne ha fin troppe non ci possono essere scuse. E se ci sono di quelli che l’attendono con ansia e desiderio per mesi, cosa potrebbero e anzi dovrebbero fare quelli che non hanno questo problema?
Il metodo dello Spirito Santo quello di svuotare e riempire il vuoto. Avviene come una morte dell’io e una risurrezione di Gesù in noi. È una grazia, una specie di battesimo che crocifigge con Cristo e fa rinascere con Lui.
S. Giovanni della Croce nella “Fiamma viva d’amore”, chiama “cauterio” lo Spirito Santo, perché per Lui il Signore “può infinitamente consumare e (…) trasformare in sé quanto tocca”. È un fuoco potentissimo e l’anima è “tutta piagata e insieme tutta sana” (Opere 2,2.2,7)
Egli può quindi scombinare i nostri piani insegnando, facendo conoscere le vie giuste per poterle percorrere e ricordando ciò che Gesù ha detto rendendolo comprensibile, come Gesù lo direbbe oggi. Ed è per questo imprevedibile dal momento che i suoi pensieri non sono come i nostri. Il suo è un compito di incarnazione della Parola di Dio in ognuno e nella comunità, che tuttavia Egli compie senza essere invadente ma, se lo chiami, è contento di venire. È felice di stare con noi notte e giorno e di farci sperimentare l’Amore del Padre e la vita di Gesù.
San Cirillo d’Alessandria fa questo commento: “San Paolo dice: E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore. Il Signore poi è Spirito (cfr. 2 Cor 3, 17-18). Vedi come lo Spirito trasforma, per così dire, in un’altra immagine coloro nei quali abita? Infatti porta con facilità dal gusto delle cose terrene a quello delle sole cose celesti e da una imbelle timidezza ad una forza d’animo piena di coraggio e di grande generosità” (Dal «Commento sul vangelo di Giovanni» ).
E questa opera dello Spirito è un vero testimoniare la pace che fa risentire in ognuno, la nostalgia di ciò che è pura verità: noi siamo figli di Dio e come tali veri fratelli e sorelle. È questo il più grande frutto dello Spirito santo che il Padre ci dona e ridona in continuazione, anche oggi. Sta a noi concretizzare il tutto nella vita di ogni giorno.