13.04.2014 – Domenica delle Palme: Disegno

13.04.2014 – Domenica delle Palme: Disegno

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,

L’ora è vicina e il Figlio dell’uomo viene consegnato (Mt 26,45)

1. Consegna: Giuda: “quanto volete darmi perché ve lo consegni?” (26,14)

I capi dei sacerdoti e gli anziani: “lo condussero via e lo consegnarono al governatore Pilato” (27,2)

Pilato: “lo consegnò perché fosse crocifisso” (27,26).

2.         Silenzio.

Di fronte alle false testimonianze:

“Gesù taceva” ( 26,63).

“Non rispose nulla” (27,12)

“Non gli rispose (a Pilato) neanche una parola” (“7,14).

3.         Segreto.

“Si compia, Padre, la tua volontà” (26,42). Per cui: Non può salvare se stesso!

Una considerazione

Dio, che è Amore, amava una persona in modo specialissimo, che era suo Figlio. Ebbene, Egli ha permesso che soffrisse moltissimo! Dicono che la crocifissione sia il dolore più grande.

L’ha permesso, perché? Perché c’era un disegno di Dio su di Lui: attraverso questo dolore, sarebbe poi morto ma anche risorto, salito alla destra del Padre e avrebbe adempiuto il compito di salvare il mondo.

Perciò dobbiamo sempre avere in mente che anche noi siamo figli di Dio. Per cui se Lui permette qualche dolore, c’è un perché. Magari noi non lo sappiamo, non riusciamo a vederlo. Però lo capiremo quando saremo in Paradiso.

Quindi avere questa fiducia:

Dio è Amore, anche se permette dei dolori, è Amore lo stesso; c’è un magnifico disegno anche sopra di me.

Un testimone

Marie Khoury aveva 17 anni nel 1983 e abitava a Beìruth. I Drusi la catturarono e le chiesero di rinnegare pubblicamente la sua fede in Gesù. Lei rifiutò con decisione: “Cristiana sono nata e cristiana voglio morire”. Le spararono facendole il segno della croce sul petto con le pallottole. Da quel giorno vive, per miracolo, su una sedia a rotelle. Ora è ricoverata in un ospedale di guerra, scrive e dipinge con la bocca. Mai si è lasciata sfuggire una Parola sul motivo che la tiene su quella sedia.

Alcuni anni fa una giornalista le domandò: “Se incontrassi il tuo persecutore, lo riconosceresti?”. Marie rispose di sì.

“Che impressione ti farebbe?”. Marie rispose: “Lo perdono”.

“Ti hanno fatto il lavaggio del cervello?”, sbottò la giornalista. E lei sorridendo: “Gesù mi vuole in questa situazione perché viva e sappia amare come lui. Lui ha avuto una sedia più dura e pesante della mia, la croce. Se c’è un lavaggio del cervello, è lui che me lo ha fatto usando la tecnica dell’amore”.

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