Nell’internato dove alloggio per motivi di studio, divido la stanza con un’altra ragazza. Un giorno abbiamo litigato di brutto per un banale motivo e vivere con lei mi è diventato difficile.
Alla Messa della domenica le letture del Vangelo parlavano di perdono… e in me c’è stato tutto un ribollimento! Era giusto quanto ascoltato, ma mi giustificavo col fatto che il mio caso era diverso. La mia ex-amica non meritava il perdono. Per giorni quel pensiero non mi ha dato pace: perdonare va bene, ma non lei!
Una sera mi ha telefonato mia madre: aveva bisogno di sfogarsi con me dopo un litigio con papà e concludeva: “Questa volta è finita, non ce la faccio più!”. Sono rimasta in silenzio, incapace di parlare. Avrei voluto convincerla a perdonarlo, ma mi sentivo impedita dato che neanch’io ero capace di perdonare. In cuor mio ho deciso di vincermi per spronare mia madre a fare lo stesso, e gliel’ho detto.
Dopo la telefonata sono andata subito dalla mia compagna di stanza e le ho chiesto perdono per come mi stavo comportando. Piangendo, ci siamo abbracciate. (S.F. – Germania)