22.01.2023 – 3^ Domenica T. O. e della Parola: IL CIELO E LA TERRA PASSERANNO, MA LE MIE PAROLE NON PASSERANNO (Lc 21,33)
, Con 0 Commenti, Categoria: Editoriali, Liturgia,La parola è seme che ha la sorte di ogni seme.
Isaia la descrive in maniera magistrale, concludendo sull’efficacia reale che essa ha su chi la riceve: “Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, così sarà della mia Parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata” (55,10.11).
La lettera agli Ebrei ci dice la forza decisiva e purificatrice: “La Parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore” (4,12).
Geremia ne restava ammaliato: “Quando le tue parole mi vennero incontro, le divorai con avidità; la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore” (15,16). Gesù dirà:
“Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui” (Gv 14,23). E nella preghiera include: “Le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato …
Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo … Consacrali nella verità. La tua parola è verità” (Gv 17,8.14.17).
E Paolo assicura: “La fede stessa viene dall’ascolto”
(Rm 10,17).