04.05.2014 – 3^ Domenica di Pasqua: Un pane per l’Unità!
, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,1. Gesù è vicino quando si è tristi e nel dubbio.
Sa bene cosa significa se anche Lui ha sperimentato “tristezza e angoscia”. Sta vicino alla pari ma offrendo vita al senso di morte che ci circonda. Per questo ascolta e accoglie il senso di sfiducia – che non appartiene a Lui! – e poi parla della speranza: apre – attraverso la Parola di salvezza – la mente che si illumina e cuore che si infiamma.
2. Gesù entra nella casa dell’uomo.
E questo cambia tutto. Una tale presenza permette alla tristezza della fine di tutto, da cui si è terribilmente tramortiti, di trasformarsi in una porta che conduce ad altro.
3. Gesù fa vedere la porta.
È il suo stesso Corpo che, ancora una volta, dice tutta la sua realtà nel gesto inconfondibile di un Pane spezzato e condiviso. È così che un tramonto si trasforma in alba, e la tristezza di morte – che sembra voler mettere una pietra inamovibile sulla gioia di vivere -, si trasforma nel parto di un nuovo inizio.
4. Gesù in forma fisica scompare.
Da quel momento la Messa con lo spezzare del pane è a minor distanza e a portata di mano. Là è possibile riconoscerlo e capire che, se la sofferenza è necessaria, essa tuttavia – ad ogni convito eucaristico – viene declassata, perché questo Corpo preso e mangiato la fa superare dando coraggio e forza per poterla vivere. Ed insieme a questo pane tutto acquista un valore.
E poi … ormai Egli vive tra i suoi. Con i due che tornano in fretta a Gerusalemme anche noi possiamo ripercorrere la strada dell’unità che è la strada eucaristica. Essi ritornarono dagli undici subito dopo aver fatto la comunione. Si vede che prima erano fuori posto ed ora l’avevano percepito.
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