23.07.2023 – 16^ del Tempo Ordinario: BASTA ATTENDERE CON PAZIENZA! Mt 13,24-30
, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,Ciò che viene seminato è vero grano da seme. L’ aggettivo “buono” richiama il ritornello che, per 10 volte, è ripetuto nel 1°capitolo della Genesi: “E Dio vide che era buono” ciò che aveva fatto: non nel senso che non accadevano cataclismi e catastrofi naturali, che non esistevano dolore, malattia e morte, ma tutto era buono perché perfettamente adatto a realizzare il progetto del Signore. Il creato dunque è buono, come è buono il seme della parola annunciata da Gesù.
La zizzania invece è una graminacea molto simile al grano che cresce fino all’altezza di 60 centimetri e produce una spiga contenente chicchi nerastri che sono tossici e hanno un effetto narcotico.
Qui Gesù non parla di sola semina ma di qualità del seme, che è, appunto, buono e destinato a portare frutto; per questo va salvaguardato. Qui si capisce il problema della zizzania le cui radici si intrecciano con quelle del frumento e sono impossibili da sradicare senza strappare anche quello.
Perché la zizzania? Il motivo è che il seme buono ha bisogno di quello cattivo per mostrare la sua differenza e sollecitare a fare una scelta. E così chi semina zizzania ottiene l’effetto contrario a quello che vorrebbe. Pensa infatti di fare un dispetto e invece mette in evidenza la bellezza di un frutto che essa non può dare; e in tal modo rende la persona più forte in grado di fare la scelta giusta, tra due proposte tra loro contrastanti. Il crescere insieme qualifica una vittoria e smaschera l’imbroglio.
Il male dunque non è per la sconfitta, ma per l’esaltazione del bene: mediante la misericordia diventiamo figli del Padre, che fa piovere sugli ingiusti e sui giusti e fa sorgere il sole sopra i malvagi e sopra i buoni (Mt 5, 45.48). Dio, se nel bene si rivela come dono, nel male si rivela nella sua essenza più intima e propria: come per-dono, amore senza condizioni e senza limiti. Il male quindi non guasta il bene, ma collabora al suo pieno trionfo: non è per la perdizione, ma per la salvezza (cf. Gen 50,20; At 4,27s; Ap 17,17). Davvero tutto coopera al bene (Rm 8,28)!
Far tesoro della volontà di Dio:
>> Le zizzanie ci aiutano a diventare “grano”, simili a Dio che non giudica, non condanna, ma assolve, dona e perdona tutto (Lc 6,37s).
>> Chi è spietato, senza pazienza non è misericordioso coi cattivi, è lui stesso cattivo, scandalo per gli altri, operatore di iniquità, che non fa la volontà del Padre.
>> Ciò che in noi non sarà filiale e fraterno, scomparirà. Allora ci copriremo di rossore bruciante per tutto ciò di cui ora spesso ci vantiamo, compresi i gesti operati per sradicare la zizzania.
È importante allora fare il bene senza mai stancarsi. È in tal modo che ci ritrova dalla parte giusta. Basta attendere con pazienza!
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