30.07.2023 – 17^ del Tempo Ordinario: UN DONO A SORPRESA! Mt 13,44-46
, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,Dio-Amore vuole comunicare se stesso all’ uomo; è il Regno di Dio o dei cieli che irrompe, e la sua presenza è condivisione con lui. Gesù vive per questo Regno e dice: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo”(Mc. 1,15). Il “Vangelo” è la “buona notizia” che Dio ama così tanto l’uomo da farsi egli stesso uno come lui!
A chi lo accetta Gesù annuncia ciò che Dio chiede per entrare nella nostra vita e ciò che bisogna fare; tradotto in sintesi è amare.
Ai 12 apostoli (che vivono ormai con lui) egli insegna qual è il disegno di Dio sull’uomo e com’è che essi possono essere questo nuovo popolo. Dopo averne fatto esperienza, possono andare a predicare, essere strumenti d’ unità fra tutti i popoli. E infatti “li mandò ad annunciare il Regno di Dio e a guarire gli infermi” (Lc 9,2).
Non era una cosa nuova. Alla morte del re, arrivavano sulle piazze dei villaggi squadroni di cavalieri armati. Radunavano con modi spicci la gente, e uno di loro gridava: comincia il regno di… e questo, per quella povera gente, nuove tasse, nuovi ragazzoni portati via dalle case per fare i soldati…
Ora la gente guardava sbalordita queste persone che venivano a piedi, senza armi né cavalli, con la faccia tranquilla e sorridente di chi porta buone nuove, e ai gruppetti che si formavano dicevano: il regno dei cieli è vicino, vogliatevi bene, fate del bene a chi vi fa del male. Fate agli altri quel che volete che gli altri facciano a voi. E diventerete figli di Dio! E Dio regnerà sulla vostra vita e vi darà gioia e sazietà. Sembravano un po’ pazzi, ma quando posavano le mani su un malato lo guarivano, quando toccavano un lebbroso, la lebbra spariva. Era il segno che Dio era veramente con loro, e con quel Gesù che li mandava.
Qui Gesù dice che il regno dei cieli è come un tesoro nascosto e ad una perla preziosa.
La Palestina era stata corridoio dei popoli e quindi terra piena di antiche rovine e di autentici tesori portati alla luce dell’archeologia. Gesù allude forse a un vaso di terracotta pieno di monete, o di monili e di pietre preziose, sepolto nel campo da lungo tempo e ritrovato dal bracciante mentre ara la terra. Si parla di un ritrovamento fortuito. L’uomo non aspetta né sospetta il tesoro; si imbatte in esso. Si sottolinea la gratuità e la sorpresa del dono. Mentre l’altro è un mercante di perle all’ingrosso, come dice il termine greco emporos, un commerciante che possiede un grande magazzino (emporio) e diverse filiali in varie parti del paese e all’estero. Le donne ricche del patriziato romano ne andavano pazze Gesù mette in campo cifre da capogiro per descrivere il valore della perla che pure è alla portata del mercante a condizione però che egli venda tutto ciò che possiede.
Guardiamo la gioia di quell’uomo, la rinuncia al suo passato; egli rompe con tutto quello che aveva e dunque con tutto ciò che era. La scoperta del Regno di Dio lo costringe ad una scelta.
Il Regno è Gesù stesso che va:
Accolto: il messaggio di Gesù è amore e per la gioia che uno si ritrova dentro, genuina, mai sperimentata è pronto fare anche una “pazzia”. La tristezza blocca, la gioia muove ogni decisione.
Amato: si stringe un rapporto che va sempre più in profondità. “Troppo tardi ti ho amato! ” griderà S. Agostino. Ciascuno infatti cerca, segretamente o meno, una bellezza unica che ha stregato da sempre il suo cuore: “Ci hai fatti per te, Signore, ed è inquieto il nostro cuore fino a quando non riposa in te”. È un rapporto che diviene esauriente al punto tale da trasformarsi in un vero “innamoramento”, ti piace star con Lui, cogli la novità della sua parola, delle sue sollecitazioni…e il resto è sempre più svalutato e vale la pena disfarsene. Solo una grande passione rende indifferenti al resto. E non perché tutto perda significato, ma perché tutto finalmente ha il suo senso.
Testimoniato: non è possibile incontrare Gesù e star zitti! Vorresti invece che tutto il mondo avesse ciò che tu hai e condividesse con te la gioia vera che scaturisce dall’averlo incontrato. Concretamente è già venduto il resto, ci si è compromessi, si vede che è Lui il tesoro trovato.
Perché non riflettere oggi se Gesù è veramente entrato nella propria vita?
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