01.10.2023 – 26^ del Tempo Ordinario: CON IL “SI” NON SI BARA – Mt 21,28-32

01.10.2023 – 26^ del Tempo Ordinario: CON IL “SI” NON SI BARA – Mt 21,28-32

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“SÌ, SIGNORE”. MA NON VI ANDÒ.
tradotto:
➢ Dire sì tutti che poi scontenta i più!
➢ Non dire ciò che si pensa ma quel che si vuol sentir dire.
➢ Essere generosi nel promettere e pigri nel mantenere la promessa.
➢ Salvare la faccia per non perdere la fiducia.
➢ Dire all’altro di sì nel momento della gioia che è no nel momento del dolore.
➢ Dire di sì quando si è abituati a dire no.
Il figlio vede un comando dove c’è un favore e vive il suo essere figlio come una schiavitù e non come libertà.
“NON NE HO VOGLIA”.
tradotto:
1. Rimandare: lo farò dopo!
2. Traccheggiare: non me la sento!
3. Ritrarsi: non posso prendere impegni!
4. Barcamenarsi: se c’è bisogno, sono disponibile!
5. Sentirsi appagato: mi sembra di agire bene, perché fare di più!
6. Accontentarsi: questo è più facile per me!
Il “non voglio”, è il figlio ad averlo inventato, mentre padre è colui che dà al figlio la possibilità di rispondergli “no”.
MA POI SI PENTÌ E VI ANDÒ.
(vedi punto corrispondente sopra)
1. Far subito ciò che costa di più!
2. Essere docili allo Spirito Santo.
3. Dire invece: cosa posso fare?
4. La mia disponibilità è questa.
5. Tenere sempre più alta l’asticella.
6. Chi vuol salvare la propria vita la perde.
“I PECCATORI E LE PROSTITUTE VI PRECEDONO NEL REGNO DEI CIELI!
Sembra che Gesù ne faccia un elogio. In realtà fa una semplice constatazione: chi ha sbagliato si è convertito mentre chi credeva di essere nel giusto, nemmeno gli ha sfiorato il pensiero!
Se andiamo a vedere, il riferimento è qui all’obbedienza di facciata di uno dei due figli e quella mancata dell’altro, di una virtù quindi mantenuta per punto preso ma senza vita, e della stessa virtù perduta ma ricuperata con fatica.
Ebbene quest’ultima diviene più solida, perché passata attraverso una purificazione, a differenza dell’altra che diventa perfino ipocrita.
Del resto chi ha sbagliato sa cosa significa allontanarsi dal bene e quando lo ritrova ne assapora tutta la soavità e ricchezza!
Noi siamo chiamati ad agire con rettitudine ma sempre consapevoli che siamo peccatori; e non ci fermiamo di fronte ad ogni flessione ma anzi ne facciamo una pedana di lancio.
Il problema non è cadere ma rialzarsi e ricominciare, ogni volta.