03.12.2023 – 1^ Domenica di Avvento: Il rischio di «addormentarci»
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,Prima domenica di avvento: ricomincia il ciclo dell’anno liturgico come una scossa, a ricordarci che la realtà non è solo questo che si vede, ma che il segreto della nostra vita è oltre noi. Sulla terra tutto è in attesa. Non si attende la beatitudine del singolo, ma cieli nuovi e terra nuova, Dio tutto in tutti, la vita che fiorisce in tutte le sue forme. Se tu squarciassi i cieli e discendessi! (Is 63,19). Attesa di Dio. Cosa spetta a noi fare: Andare incontro. Il Vangelo ci mostra come farlo: con due parole che aprono e chiudono il brano, come due parentesi: fate attenzione e vegliate. L’attenzione, primo atteggiamento indispensabile per una vita non superficiale, significa porsi in modo “sveglio” e al tempo stesso “sognante” di fronte alla realtà. Noi calpestiamo tesori e non ce ne accorgiamo, camminiamo su gioielli e non ce ne rendiamo conto. Vivere attenti: attenti alla Parola e al grido dei poveri, attenti al mondo, nostro pianeta barbaro e magnifico, alle sue creature più piccole e indispensabili: l’acqua, l’aria, le piante. Attenti a ciò che accade nel cuore e nel piccolo spazio di realtà in cui mi muovo. Il vegliare è come un guardare avanti, uno scrutare la notte, uno spiare il lento emergere dell’alba, perché il presente non basta a nessuno. Vegliate su tutto ciò che nasce, sui primi passi della pace, sul respiro della luce, sui primi vagiti della vita e dei suoi germogli. Rischio quotidiano è una vita dormiente, che non sa vedere l’esistenza come una madre in attesa, gravida di Dio, incinta di luce e di futuro. (Ermes Ronchi 2017)
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