Cari fratelli e sorelle,
noi siamo qui per battezzare, per dare il dono della fede ai nostri bimbi.
E loro sono i protagonisti in questa cerimonia: loro possono parlare, andare, gridare… Loro comandano, perché è la loro festa: riceveranno il dono più bello, il dono della fede, il dono del Signore.
Se piangono – per il momento sono silenziosi, ma è sufficiente che uno dia la nota e incomincia il concerto – lasciateli piangere; se hanno fame, allattateli, tranquilli, qui. Se hanno caldo, togliete le vesti, che a volte il caldo fa male.
Loro sono i protagonisti, perché loro oggi daranno anche a noi la testimonianza di come si riceve la fede: con innocenza, con apertura di cuore.
E a voi, genitori e padrini, auguro che la vostra vita sia di aiuto per questi bambini, di aiuto per la crescita.
Vi auguro di accompagnarli nella crescita, perché questo è un modo di aiutare, affinché la fede cresca in loro.
Grazie tante per la vostra testimonianza, per averli portati qui a ricevere la fede.
Parole a braccio prima della Benedizione finale
Prima di darvi la benedizione, vi ringrazio per avere incominciato questa vita dei vostri figli con il Battesimo.
E mi raccomando, che loro sappiano la data del Battesimo, perché è la data della nascita. E anche ognuno di noi. Se io domando a voi: “Qual è la data della tua nascita?”, io non so se tutti potranno saperlo.
Ma pensate bene: la data della nascita è come un compleanno, la data nella quale ho ricevuto la grazia del Signore sono diventato cristiano e cristiana.
Insegnate ai bambini questo, per festeggiarla tutti gli anni.
Cappella Sistina, Domenica, 7 gennaio 2024 – Festa del Battesimo del Signore, Papa Francesco durante il battesimo dei bambini
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