04.02.2024 – 5^ del T.O.: Gesù che sana ogni ferita! – Mc 1,29-39

04.02.2024 – 5^ del T.O.: Gesù che sana ogni ferita! – Mc 1,29-39

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Interessante il passaggio dalla sinagoga ad una casa. È il segno di una presenza nuova dentro la famiglia e tra le famiglie. Sembra quasi che a Gesù il luogo sacro stia proprio stretto. Entrando nella casa di Simone, Gesù viene informato prima di tutto sulla salute delle persone, segno che doveva essere suo desiderio primario, l’attenzione ai malati. È infatti il segno più comprensibile dell’avvento del regno di Dio! I gesti poi che Gesù compie, sono anch’essi significativi: si fa vicino, si fa prossimo al malato, lo rialza – segno di risurrezione – e la malattia che prelude poi alla morte, scompare. La conseguenza è servirsi della salute per poter amare! Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, Gesù è tutto proteso verso gli altri, opera guarigioni di ogni tipo anticipando l’avvento di quel giorno in cui un corpo non sarà più corruttibile e soggetto a deterioramento; e scaccia i demoni che ne vorrebbero intralciare l’azione rivelando la sua identità. Cosa che Gesù non permette. Egli sa che le persone si salvano più con i silenzi che con le parole, più con la testimonianza che con le lezioni da comportamento. Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Gesù dunque è super impegnato nel servire l’uomo con le sue piaghe evidenti e nascoste, ma non interrompe la relazione con il Padre. E per questo sceglie il tempo vuoto, la mattina presto prima dell’alba, quando sa che nessuno lo può cercare. Cosa ha compreso Gesù nella preghiera? Che non può fermarsi a coloro che lo accolgono e lo ascoltano. Ci sono sempre nuove persone che, fuori della cerchia, hanno bisogno di Dio. Ed è questo egli fa capire ai suoi discepoli che invece lo avrebbero voluto solo per sé.