Lo scarto degli anziani è frutto di scelte che non riconoscono la dignità infinita di ogni persona

Lo scarto degli anziani è frutto di scelte che non riconoscono la dignità infinita di ogni persona

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«Dio non abbandona i suoi figli, mai. Nemmeno quando l’età avanza e le forze declinano, quando i capelli imbiancano e il ruolo sociale viene meno, quando la vita diventa meno produttiva e rischia di sembrare inutile. Egli non guarda le apparenze e non disdegna di scegliere coloro che a molti appaiono irrilevanti. Non scarta alcuna pietra, anzi, le più “vecchie” sono la base sicura sulla quale le pietre “nuove” possono appoggiarsi per costruire tutte insieme l’edificio spirituale».
Il titolo si rifà al salmo 71, dove al v. 9 si legge l’accorata invocazione al Signore «Non gettarmi via nel tempo della vecchiaia». Questa cruda espressione fa pensare all’estrema sofferenza di Gesù che sulla croce gridò «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» (Mt 27,46). Il timore dell’abbandono rispecchia una realtà evidente per i più vecchi. Nelle società moderne, spesso a loro viene imputato di rubare il futuro ai giovani, ad esempio per il peso del costo assistenziale. Ma, dice il pontefice, “La contrapposizione tra le generazioni è un inganno ed è un frutto avvelenato della cultura dello scontro», basata su scelte egoistiche che non riconoscono la dignità infinita di ogni persona.
Il libro di Rut narra della vecchia Noemi che, dopo la morte del marito e dei figli, invita le due nuore, Orpa e Rut, a tornare alla loro casa di origine. L’anziana teme di rimanere da sola, ma è convinta di essere solo un peso per le due giovani che hanno tutta la vita davanti. Per questo, pensa che sia meglio farsi da parte. Orpa, pur volendo bene a Noemi, accetta quella che anche a lei sembra l’unica scelta possibile e se ne va per la sua strada. Rut, invece, non si stacca dalla suocera, sfidando con coraggio le consuetudini e il sentire comune perché sente che ha bisogno di lei. Non è un caso che Rut sia un’antenata di Gesù (cfr Mt 1,5), colui che porta la vicinanza di Dio a tutti gli esseri umani
«La libertà e il coraggio di Rut ci invitano a percorrere una strada nuova: seguiamo i suoi passi, mettiamoci in viaggio con questa giovane donna straniera e con l’anziana Noemi, non abbiamo paura di cambiare le nostre abitudini e di immaginare un futuro diverso per i nostri anziani. […] Rut ha scelto di stare vicina a Noemi ed è stata benedetta: con un matrimonio felice, una discendenza, una terra. Questo vale sempre e per tutti: stando vicino agli anziani, riconoscendo il ruolo insostituibile che essi hanno nella famiglia, nella società e nella Chiesa, riceveremo anche noi tanti doni, tante grazie, tante benedizioni!».
Da rete Sicomoro, sintesi messaggio di Papa Francesco per la Festa dei nonni e anziani 29.07.2024