25.08.2024 – 21^ Domenica del Tempo Ordinario: UN CORPO SACRAMENTALE MA VERO – Gv 6,60-69

25.08.2024 – 21^ Domenica del Tempo Ordinario: UN CORPO SACRAMENTALE MA VERO – Gv 6,60-69

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Come si fa a credere che in un pezzo di pane e in un sorso di vino è presente Gesù in carne?
È necessaria la fede che è dar credito a Qualcuno che pronuncia certe parole e chiede di farne memoria cioè di rendere attuale quello che Egli ha fatto. È un rivivere in ogni momento della storia quello che quelle parole continuano a dire.
Per chi è duro il linguaggio?
Chi guarda le cose con gli occhi umani avrà sempre da ridire, chi pensa che sia solo un gesto benefico non potrà coglierne il significato profondo.
Il comprendere è concesso dal Padre …
il motivo è che Gesù è Figlio consegnato e da noi “mangiato” così da poterlo annunciare a tutti. Se non sono Gesù come posso parlare giustamente di Lui? E lo divento attraverso questo Pane che rende consanguinei suoi, dello stesso sangue “divino”.
Come si fa a tornare indietro?
Man mano che si cessa di nutrirsi di Lui e cambia il nutrimento, che pur essendo anche buono come far del bene all’altro, non ha tuttavia il potenziale del pane eucaristico. Del resto come faccio a riconoscere Gesù nell’altro se non l’ho conosciuto, Egli non “è in me e io in lui”, per l’Eucaristia?
Quali sono le parole di vita eterna? Sono tutte quelle che Gesù ha detto: cielo e terra infatti passeranno ma le mie parole non passeranno.
Ma nell’Eucaristia, quale Corpo si rende presente?
Il corpo di Gesù è ovviamente uno solo ma tre modi di essere:
➢ Fisico, quello nato da Maria Vergine, crocifisso, morto, sepolto, risuscitato e salito al Cielo, che siede alla destra del Padre.
➢ Sacramentale che è l’Eucaristia, il pane e il vino consacrati. Quando il sacerdote dice «il corpo di Cristo», l’amen non è semplicemente un atto di fede (io credo che quello è il corpo di Cristo), ma è come se il Signore dicesse per bocca del sacerdote: «Vuoi unire la tua vita alla mia?». E il fedele risponde amen, sì. E così avviene. Accogliendo il corpo sacramentale di Cristo, si diventa uno con Lui. Ed è Lui, più grande, che trasforma la nostra piccola vita nella sua vita divina, donandoci il suo corpo e, insieme, il suo spirito, lo Spirito Santo.
➢ Ecclesiale, quello che noi oggi chiamiamo corpo mistico. L’Eucaristia, quindi, è il corpo di Cristo sacramentale, segno efficace che rende realmente presente il corpo fisico che è in Cielo, con tutto quello che quel corpo comporta, cioè tutta la sua vita, ma soprattutto la sua morte e risurrezione, e diventa strumento per realizzare e formare il corpo ecclesiale. Gesù ha istituito questo memoriale, mistero, sacramento della sua Pasqua, perché noi diventiamo concorporei di Cristo, il suo corpo.