22.12.2024 – 4^ Domenica di Avvento: PER NON SCIUPARE LA GRAZIA GIUBILARE – 3
, Con 0 Commenti, Categoria: Editoriali, Liturgia,Nel 2025 ricorrono i 1700 anni dal primo Concilio ecumenico, “pietra miliare nella storia della Chiesa”.
Venne convocato a Nicea dall’imperatore Costantino per far chiarezza sulla divinità di Cristo, attorno alla quale c’erano confusione e divisione all’interno della Chiesa. Portò al Simbolo che – con le aggiunte e le precisazioni introdotte dal Concilio di Costantinopoli (381 d.C.) – racchiude le verità del nostro Credo.
Per approfondire a nostra volta la relazione con il Signore, durante l’Anno santo propongo a tutti di meditare a piccoli passi il Vangelo di Luca: lo ritroveremo, settimana dopo settimana, nella liturgia domenicale. L’iniziativa può essere presentata nella celebrazione della Domenica della Parola (26 gennaio) e il testo evangelico portato nelle case in occasione della benedizione delle famiglie.
Anche questo “pellegrinaggio” di sacerdoti, diaconi e catechisti alle porte delle case si inserisce a pieno titolo nel messaggio giubilare della speranza: manifesta la disponibilità e la vicinanza della Chiesa; può aiutare, in particolare chi si sente solo e smarrito, a ritrovare fiducia e chi è indifferente a lasciarsi interrogare da una sana nostalgia di Dio e di una fraternità vissuta.
La frequentazione del Vangelo ci configura al Signore Gesù; più ci avviciniamo a Lui, più cade ogni muro di separazione (cfr. Ef. 2, 14).
Da questo punto di vista, l’anniversario del Concilio di Nicea suona come invito a tendere all’unità visibile tra le Chiese cristiane: ogni uomo ha tra le mani la fede come “simbolo” – spiegava il giovane teologo Joseph Ratzinger –, come pezzo imperfetto e monco, che è suscettibile di ritrovare la sua unità e integrità soltanto nell’incontro con gli altri.
Con questa intenzione, il prossimo 18 gennaio inizieremo la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani con una celebrazione ad Assisi, che anticiperà i momenti ecumenici in Diocesi.
Dalla Lettera Pastorale “Sentieri di Speranza” di don Ivan, vescovo
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