22.12.2024 – 4^ Domenica di Avvento: Un incontro di gioia
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,Due donne si incontrano: che cosa c’è poi di così strano? Eppure quello che accade è degno di essere ricordato proprio perché si inserisce nella storia della salvezza.
Sono molto diverse tra loro quelle due donne. Una viene da un piccolo paese della Galilea, l’altra abita nei pressi di Gerusalemme.
La prima è la promessa sposa di un artigiano, la seconda è la moglie di un sacerdote del tempio. Questa è già avanti negli anni, l’altra è senz’altro molto giovane. Tutto sembra separarle.
Eppure c’è qualcosa di grande che unisce entrambe. In tutte e due Dio sta operando qualcosa di meraviglioso. Ognuna di esse porta in grembo una creatura che è un dono di Dio.
Elisabetta è già al sesto mese di gravidanza: fra tre mesi nascerà Giovanni, che già nel suo nome rivela che “Dio fa grazia”.
Maria ha appena concepito Gesù, attraverso il quale “Dio salva” l’uma-nità e le offre una pienezza di vita.
Esse sono l’una per l’altra un motivo di gioia. Ecco perché il loro incontro è per noi oggi un vero “vangelo”. Elisabetta è il “segno” che l’angelo ha offerto a Maria nell’annunciazione. Ma anche Maria è causa di gioia. Il grido di Elisabetta è infatti un duplice riconoscimento: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!». La stessa esultanza del re Davide che accoglie a Gerusalemme l’arca dell’Alleanza, la prova la moglie di Zaccaria nel ricevere la madre del suo Signore.
Come sarebbe bello se anche noi “colmi di Spirito” potessimo essere gli uni per gli altri, come Elisabetta e Ma-ria, un “segno” ed una “benedizione”! In fondo tutto dipende dalla nostra disponibilità a leggere dentro questa storia ordinaria lo straordinario di Dio!
Come sarebbe bello se non ci fermassimo sempre alle storture e agli aspetti negativi ma sapessimo dar voce a una autentica “eucaristia”, a un “rendimento di grazie” che sgorga dal cuore!
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