05.01.2025 – 2^ Domenica dopo Natale: «LA SAPIENZA CHE SI FA CARNE» (Gv 1,1-18)

05.01.2025 – 2^ Domenica dopo Natale: «LA SAPIENZA CHE SI FA CARNE» (Gv 1,1-18)

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La scoperta dentro le trame del Vangelo e della storia.
“Tutto è stato fatto per mezzo di lui…” . È il braccio di Dio che tesse la tela della creazione.
“La luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta”. Può essere oscurata ma non annullata.
“Il mondo non lo ha riconosciuto”: è il frutto della distrazione. Si dice che anche il paradiso si può perdere per distrazione.
“I suoi non lo hanno accolto”: è la conseguenza di una vita che correndo sul filo della tranquillità, fa fatica ad accettare ciò che la destabilizza.
“A quanti lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio”: è la scoperta di un Padre che ama che dà a Gesù il volto della sapienza.
“e noi abbiamo contemplato la sua gloria”: si vede in Lui non un semplice uomo ma Dio, come anche nell’uomo non si vede solo un corpo umano ma l’immagine di Dio.
“Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia”: è Dio che riversa tutto il suo Amore sulle sue creature, rendendo possibile scoprire l’orma lasciata da Lui in ogni cosa creata.
“Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato”: nulla è più nascosto all’uomo tranne quello che impossibile per lui capire.
È bello ricordare un aneddoto:
“Un giorno, sant’Agostino in riva al mare meditava sul mistero della Trinità, volendolo comprendere con la forza della ragione. S’avvide allora di un bambino che con una conchiglia versava l’acqua del mare in una buca. Incuriosito dall’operazione ripetuta più e più volte, Agostino interrogò il bambino chiedendogli: «Che fai?» La risposta del fanciullo lo sorprese: «Voglio travasare il mare in questa mia buca». Sorridendo Sant’Agostino spiegò pazientemente l’impossibilità dell’intento ma, il bambino fattosi serio, replicò: «Anche a te è impossibile scandagliare con la piccolezza della tua mente l’immensità del Mistero trinitario». E detto questo sparì.
Solo l’Amore che Dio ha per noi non ha ostacoli. Ma bisogna sperimentarlo!